Si è conclusa la Scuola di Formazione del Partito Democratico Europeo, a cui una delegazione dei Giovani Democratici di Puglia ha preso parte. Quattro giorni di confronto, tra discussioni politiche, workshop tematici e analisi sulle sfide che attraversano l’Europa e i territori.
22 workshop, decine di relatori, trecento giovani: si è parlato di lavoro povero, crisi climatica, diritti digitali, lotta alle diseguaglianze, libertà di stampa. Temi che non possono e non devono essere solo uno “slogan” ma devono essere analizzati, con senso critico e con delle discussioni ampie.
La presenza della giovanile pugliese è un tassello di un percorso che ha come obiettivo quello di far tornare la politica al centro della discussione quotidiana, utilizzarla come strumento per cambiare veramente il mondo anche e soprattutto attraverso le istituzioni europee che sono più vicine di quanto si pensi.
“Perché la politica, se fatta con passione e rigore, è ancora il modo più nobile che abbiamo per prenderci cura degli altri. È l’arte di non rassegnarsi, di immaginare alternative, di costruire con ostinazione una realtà più bella di quella che ci è data.” dichiara Claudia Caputo, Segretaria dei GD Puglia.
A farle eco Guido Catalano, Responsabile Organizzazione dei Giovani Democratici di Puglia, coratino, che dichiara;
“Perché fare politica è impegnarsi nel quotidiano con alto senso di responsabilità. È scegliere di non restare a guardare, di non voltarsi dall’altra parte. È credere che ogni ingiustizia, anche la più piccola, meriti una risposta. Che ogni voce inascoltata meriti spazio. Che ogni margine possa diventare centro. Siamo giovani, sì. Ma non ingenui. Sappiamo che cambiare è difficile. Ma ancora più difficile è smettere di provarci.”