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Franco Caputo: “Il Polo di Centro deve recuperare Angela Quinto, è il primo passo per il riconoscimento politico”

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Il Polo di Centro deve recuperare Angela Quinto.

È Franco Caputo a dirlo, ex assessore ed ex consigliere provinciale e comunale, che, con passione, si è impegnato per il recupero di quel centro che – anche se maggioritario, non è rappresentato e in cui coloro che si riconoscono non hanno, purtroppo, la capacità di fare sintesi, come emerge sia a livello nazionale che locale.

Un’avventura iniziata l’anno scorso in vista delle amministrative che l’aveva visto coinvolto in un progetto politico dedito a mettere insieme una nuova coalizione di centro aperta a chi volesse dare un contributo per il rilancio della città per una vera svolta e che l’aveva particolarmente entusiasmato, ma che non è stato colto da tutte le forze centriste a dispetto del progetto politico di cambiamento.

La mancanza di una forza politica di centro coalizzata è stata determinante nelle sorti della vita politica di Corato e la prova lampante è stato il ballottaggio tra Renato Bucci e la mia candidatura, nel 2013, in cui la Sinistra ha dovuto chiedere l’appoggio all’estrema destra per portarsi alla vittoria, con l’incombenza dell’anatra zoppa in consiglio comunale che tutti, poi, sappiamo quali conseguenze ha avuto – spiega Caputo. Il declino di Corato credo abbia avuto inizio proprio da quelle elezioni amministrative perché da allora la nostra città non ha più conosciuto una stabilità politica e amministrativa vittima dei personalismi che hanno prevalso sui progetti politici.

In politica non si scende per andare contro… ma per costruire – continua.

L’avventura delle scorse amministrative, seppur costata la sconfitta al ballottaggio di Amorese vs D’introno, visto il risultato elettorale raggiunto non mi aveva dato così torto relativamente al progetto. Certo! Se Mazzilli, Lenoci e Bovino si fossero uniti con il Polo di Centro forse non staremmo a parlare di nuove elezioni ma saremmo a governare.

Anche quest’anno ho continuato a dare il mio contributo per ricompattare il centro che ha perso dei pezzi ritrovandosi con altri e scegliendo di fare sintesi intorno ad Angela Quinto”.

Angela Quinto, lo ricordiamo, a gennaio annuncia la sua candidatura presentandosi col suo neo movimento, La Città in Fiore, nato dalla volontà di mettere a disposizione tempo, capacità ed entusiasmo a favore di un ambizioso progetto politico trasversale che avesse l’obiettivo principale di far “rifiorire” la città, puntando anche sulla novità di una figura femminile determinata e pragmatica. L’invito, che era rivolto a tutte le forze politiche, aveva trovato riscontro nel Polo di Centro che aveva deciso di appoggiarla, con porte aperte al cdx. L’obbiettivo della Quinto viene raggiunto perché riesce a riunire il Polo di Centro e il cdx con il candidato sindaco Luigi Perrone a cui cede il passo, ritirando non solo la sua candidatura ma mettendosi in panchina con il suo movimento perché, come aveva dichiarato: “non è stato riconosciuto da parte del cdx né un ruolo politico né una dignità politica a fronte del passo indietro”.

Una vicenda che a quanto pare Franco Caputo non ha condiviso perché a parer suo il progetto di Angela Quinto è valido e non va disperso.

Perché bisogna recuperare la Quinto? 

Perché il cdx e il polo di centro se si sono coalizzati lo devono alla caparbietà di questa donna che, con pazienza, garbo e impegno, è riuscita a fare sintesi intorno a sé unendo queste forze politiche e non è concepibile che, oggi, la Quinto sia fuori dalla competizione elettorale.

Come mai questa sua posizione non è stata presa in considerazione? Ha avuto modo di esternarla?

Purtroppo no, perché durante la riunione conclusiva di tutto il cdx e Polo di Centro non mi è stata data la possibilità di intervenire nonostante fossi stato invitato come Caputo Francesco.

La Quinto ha dichiarato di aver richiesto un ruolo politico, la carica di vice sindaco, che non le è stata riconosciuta, crede che il Polo abbia fatto abbastanza per rivendicare quel ruolo?

A mio avviso la richiesta di un ruolo politico, qualsiasi esso fosse, andava avanzato dal Polo e non dal suo movimento e andava rivendicato a fronte di un’azione politica portata avanti correttamente dalla Quinto e con esito determinante per la coalizione, e non c’è nulla di male nel rivendicare un riconoscimento.

E cosa non ha funzionato allora?

Credo la fretta, l’accordo tra Polo e Cdx è avvenuto in maniera repentina, comprendo l’inesperienza e la genuinità politica della Quinto, lecita e naturale; lei, proprio in virtù del suo intento di costruire e non di distruggere, ha ritenuto la figura di Perrone la candidatura più idonea a rappresentare tutto il centro destra unito, ritirando la sua ma, di fronte a quel mancato riconoscimento, doveva prendersi del tempo, e il Polo avrebbe dovuto andarle in soccorso. La politica si fa con i numeri e il Polo, nello specifico l’UDC, che dovrebbe essere il secondo partito della coalizione, il suo peso politico ce l’ha tanto da poter avanzare la richiesta di un ruolo legittimo per la Quinto, il che non sarebbe una novità in politica, ovviamente qualche rinuncia all’interno deve farla.

Quindi lei crede che si possa recuperare?

Io credo che si deve recuperare e anche presto, considerando i tempi stretti per la presentazione delle liste, se si intende tener fede ancora al progetto politico e soprattutto se c’è la volontà di portarlo avanti, e Angela Quinto, che è parte integrante del progetto, è fondamentale per la realizzazione, sia oggi che domani; darle la possibilità di un’esperienza politica sul campo è un investimento per il futuro, sarebbe come gettare le basi.

Secondo lei è possibile che Perrone abbia già strizzato l’occhio alla Quinto o che comunque possa farlo?

Non ho questa certezza, ma la sua lungimiranza non mi meraviglierebbe a differenza di chi, probabilmente, non riesce a guardare oltre il proprio naso.

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