Nei giorni scorsi il Dott. Emanuele Lenoci ha ricevuto la nomina di Commissario di “Noi Moderati” del Comune di Corato, dal Dott. Luigi Morgante, Coordinatore Regionale, e Vice Presidente Nazionale del Partito, vicinissimo a Maurizio Lupi.
“Reduci da una pessima esperienza nel mondo del Movimentismo Civico, abbiamo voluto prendere una pausa di riflessione che ci permettesse di riprendere la nostra attività Politica, ma nella giusta direzione – dichiarano in una nota dalla sezione del Partito di Corato – Dopo vari confronti politici e programmatici, abbiamo trovato la giusta atmosfera, per quanto attiene i rapporti centro-periferia, e ottimi contenuti programmatici, nel Partito “Noi Moderati”.
Porte aperte quindi a persone per bene, di qualsiasi età o estrazione sociale, purchè animate da semplice passione per la Politica, e dalla volontà di costruire qualcosa di buono per tutta la nostra Comunità Coratina, per gettare le basi perchè le prossime Generazioni possano contare in una Corato migliore.
Sicuramente nelle prossime settimane andremo a strutturare un Consiglio Direttivo, che dovrà essere di supporto alla attività del neo Commissario Emanuele Lenoci, e a tessere i giusti rapporti con altri Partiti e Movimenti con cui condividere idee e programmi, che ci permettano di dare il nostro supporto nelle tornate
elettorali dei prossimi anni.
Il Partito “Noi Moderati” nasce per unire le forze di tradizioni politiche differenti che possono camminare insieme, dalla tradizione liberale e riformista a quella popolare ispirata alla dottrina sociale cattolica. Per questo puntiamo sul “noi”, valorizzando prima di tutto il rapporto con il territorio e con le tante formazioni sociali in grado di mantenerlo in buona salute.
Il nostro programma guarda allo sviluppo delle energie rinnovabili, ad investire nella scuola, aumentare i fondi per l’assegno unico universale per le famiglie, oltre ad alleviare la pressione fiscale sul lavoro.
Crediamo che l’Italia si fondi su una lunga tradizione di rapporti virtuosi, dalla famiglia alle alleanze internazionali, dalle piccole e medie imprese fino alle migliaia di associazioni che costituiscono una fitta rete
di “istituzioni informali”, senza le quali il nostro Paese sarebbe infinitamente più povero, vogliamo che sia riconosciuta la dignità del lavoro, che si ripristini l’ascensore sociale, che sia premiato il merito e che chi rimane indietro sia accompagnato e non abbandonato a se stesso. Crediamo che i giovani siano la prima ricchezza del Paese e che possano contribuire al rilancio della società, vogliamo che possano ricevere una
formazione davvero abilitante e una retribuzione dignitosa, senza alimentare scontri generazionali e sociali, e siamo convinti che l’unica via per garantire domani la sostenibilità dell’Italia è investire oggi sulle nuove generazioni.”
“Siamo contrari alla politica dei “no” che ha fatto perdere tempo prezioso all’Italia, che necessita di infrastrutture materiali e immateriali all’altezza della sua storia e della sua vocazione geografica” – concludono.