Home Politica “É giusto per la spesa pubblica ricorrere sempre all’affidamento diretto?”

“É giusto per la spesa pubblica ricorrere sempre all’affidamento diretto?”

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A chiederselo è l’associazione Nuova Umanità, presente in Consiglio Comunale – “che in ogni sede si prefigge di dare il suo contributo di pensiero per gli argomenti di interesse pubblico che vengono discussi nelle commissioni e nel Consiglio Comunale” – si legge in una nota stampa che così continua:

In merito alle gare di appalto per i lavori, la fornitura di materiali e servizi, il D.Lgs. 36/2023 “Codice degli Appalti”, per la ricerca del contraente, prevede tra l’altro, la possibilità di affidare direttamente l’appalto senza nessuna gara fino a Euro 150.000,00 per i lavori e fino a € 140.000,00 per i servizi e le forniture.Questa scelta spetta alla stazione appaltante che decide la procedura da applicare.

L’ANAC (Autorità Nazionale Anticorruzione) in una sua relazione ha evidenziato che nel 2023 gli affidamenti diretti sono stati pari al 49,6% degli appalti totali e che l’affidamento diretto è la modalità di scelta del contraente che fa registrare, a livello di importo, il maggiore aumento rispetto all’anno precedente (+31%).

A nostro parere, confortati dai dati riportati dall’ANAC, riteniamo che la Pubblica Amministrazione, oltre a garantire l’efficienza, la rapidità, deve garantire l’economicità della spesa e che il ricorso frequente all’affidamento diretto delle commesse non la garantiscono. Anche nel Comune di Corato spesso si ricorre all’affidamento diretto delle commesse e come già precedentemente rilevato dal Consigliere Lotito, non garantiscono l’economicità della spesa.

La politica e l’Amministrazione deve essere attenta alla spesa e che l’affidamento diretto deve essere rivisto alla luce non solo dell’efficienza ma anche della economicità.”

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