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Dopo la PAZZA “IDEA” di far la giunta con lui…cos’altro riserva la politica coratina? Parla Franco Caputo

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La confusione nella vita politica di Corato ormai regna sovrana e se dal coordinamento cittadino del movimento Idea, che ha sostenuto il sindaco Pasquale D’Introno, comunicavano che PAZZA è l’IDEA di Luigi Di Ciommo di far la giunta con lui, dal coordinamento regionale annunciavano che la folle… folle… folle… IDEA di averlo in giunta fosse possibile, rimettendo nella sua figura la propria fiducia e prendendo le distanze dalle affermazioni del coordinamento locale… il coordinamento cittadino di IDEA mai si è pronunciato su alcun nome da presentare all’attenzione del sindaco per una eventuale nomina ad assessore né mai a questa segreteria sono giunte comunicazioni ufficiali da parte dei vertici provinciali e regionali….

E così Di Ciommo mentre chiude gli occhi sarà suo, il sindaco D’Introno può ancora sognare di stare insieme a lui.

E beato lui che può… perché i coratini, al contrario, iniziano ad avere gli incubi.

Il matrimonio tra il primo cittadino e la maggioranza sembra proprio che non sa da farsi e se D’Introno ha qualcosa da dire parli ora o taccia per sempre, è il caso di dire, perché se da quella piazza antistante il Palazzo di Città, in campagna elettorale si elevava in coro il grido al cambiamento quasi come da “Plaza de la Revolución” tutto potrebbe finire in una “Piazza dei caduti Renato Bucci, Massimo Mazzilli e…”, sempre e solo per mano di chi da anni impera sulla città.

Tra puparo e burattini il tempo sembra essersi fermato e la situazione pare stia sfuggendo di mano.

Che qualcuno nella trattativa abbia alzato troppo il tiro?

Chissà!

Stando ai fatti, ad oggi, emerge sempre più che la politica fatta di logiche di spartizione stia esulando dai principi etici per il bene comune, diversi sono i siparietti che stanno delineando la vita politica coratina come rimarca Franco Caputo facendo riferimento, per citarne uno, al comunicato di qualche giorno fa di Direzione Italia, primo partito di questo governo, circa la richiesta di modifica delle convenzioni tra le scuole paritarie dell’infanzia e il comune di Corato, indirizzata al sindaco.

Una procedura alquanto strana quella utilizzata da Direzione Italia, spiega Caputo, perché se il partito che guiderà questa amministrazione per comunicare col proprio sindaco scrive, mi chiedo come agiranno i partiti di minoranza? Il tutto lascia pensare a un rapporto poco fluido tra maggioranza e sindaco, a meno che non ci sia dell’altro; considerando inoltre che la convenzione era stata già rifatta durante l’amministrazione Mazzilli in cui lo stesso partito era presente e determinante nelle scelte e che, inspiegabilmente cambia visione.

Qualcosa sembra scricchiolare e il dubbio che D’Introno possa essere il Massimo Mazzilli 2 incalza, un dubbio che Caputo però sembra non prendere in considerazione seppur si rimette alla presentazione della giunta – una prova del nove per un uomo preso dalla società civile che non dovrebbe piegarsi a logiche di partito o di comitati d’affari, vedremo se sarà farina del suo sacco oppure no e qui, il rischio che non ci sia niente di suo, potrebbe verificarsi, dice Caputo.

I conti da chiudere con tutte le forze di maggioranza, alla luce dei fatti, continua, stanno richiedendo impegno e tempo, in particolar modo con chi ha sostenuto il sindaco pur non avendo rappresentanti in consiglio (Lega e Forza Italia) in un governo oltretutto in cui l’asse politico si è completamente spostato a destra non essendoci forze di centro.

In consiglio comunale con l’assenza di Forza Italia e con lo spostamento di Direzione Italia verso Fratelli D’Italia la fotografia è di un governo di assoluta destra.

E oggi non resta che leccarsi le ferite se si pensa all’occasione sprecata dall’opposizione prima del 9 giugno ma soprattutto dopo il ballottaggio perché se, vero è che tutti i candidati volevano il cambiamento, l’unica strada possibile era non far vincere il cdx e impegnarsi per Amorese, ma probabilmente al cambiamento hanno preferito fare i consiglieri d’opposizione magari per cinque anni o forse dieci.

Una nota di rammarico per Caputo arriva dall’essere stato definito – una foglia di fico che doveva coprire gli affari di chi faceva parte della coalizione che appoggiavo, una cosa impensabile! Altrettanto è avvenuto per Claudio Amorese e il Polo di Centro fatti passare come una minaccia per il paese e che il cdx, con cui aveva governato nella scorsa amministrazione, e l’opposizione hanno egregiamente cavalcato.

Certo è che, al ballottaggio, c’è stato uno spostamento di voti verso il cdx che ha un’unica spiegazione.

Caputo conclude con una precisazione – ho dichiarato che non intendo più espormi politicamente in prima persona ma il mio interesse alla vita politica continuerà spinto dalla passione che da sempre mi appartiene, ho fatto delle scelte seguendo la coerenza e mai per opportunismo e sarò vigile mettendo in campo le mie competenze senza risentimenti al contrario di come qualcuno ha affermato a seguito di un mio comunicato sulla stranezza che in men di dieci giorni il sindaco avesse avviato la manutenzione del verde.

E coglie l’occasione per augurare al sindaco D’Introno un buon lavoro così come all’avv. Filippo Tatò per questo inizio di  carriera politica nel ruolo importante di capogruppo del primo partito di maggioranza, Direzione Italia, e uno speciale augurio lo porge – a l’enfant prodige della politica coratina Giuseppe D’Introno, nominato capogruppo del secondo partito di maggioranza relativa, Fratelli D’Italia, che dopo aver lasciato evidenti segni nella sua lunga carriera politica, saltando di partito in partito, forse finalmente riuscirà a dimostrare il suo lavoro.

 

 

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