Home Politica Dopo il voto alle politiche il centrosinistra coratino alla resa dei conti

Dopo il voto alle politiche il centrosinistra coratino alla resa dei conti

1

È trascorsa poco più di una settimana dalle elezioni politiche che hanno definito la pesantissima sconfitta del centrosinistra nazionale, riverberatosi in maniera lapalissiana anche sulla locale compagine, determinata dalla visione politica autoreferenziale e miopica che ha caratterizzato questi due anni di Amministrazione De Benedettis e della sua Giunta.

I mancati risultati di questo biennio hanno pesato non poco nel risultato finale, orientando dunque il voto cittadino e configurando così un forte messaggio politico.

Un’analisi attenta dei voti porta a dire che ad esempio il candidato Abbaticchio, era lontano anni luce dalla Città stante anche il suo recente passato con Italia in Comune, movimento politico che ha fallito tutti i suoi obiettivi di lunga gittata e quasi scomparso dal panorama cittadino e forse anche nazionale.
A nulla sono valsi i velleitari tentativi di rianimare le sorti del Centrosinistra coratino, con la presenza del Sindaco De Caro e di molti altri Sindaci delle Città limitrofe al Comizio di chiusura. Sforzo disperato e rovinoso che ha trovato riscontro anche nell’esiguo numero di presenze in piazza.

Altro marchiano errore – possiamo senz’altro dirlo – la continua presenza del Sindaco De Benedettis ritenuto erroneamente capace di muovere un numero notevole di consensi, perché se ciò era vero due anni fa, oggi ormai non è più così e forse se ne saranno resi conto sia il Sindaco De Caro, sia i Colleghi Sindaci viciniori, sia gli esponenti più in vista del PD regionale.

La dimostrazione di tutto ciò, è che il sindaco De Benedittis, consapevolmente o meno, ha spacciato ai coratini quel consenso come farina del suo sacco, ma a confermare il suo abbaglio è stato l’esito del voto delle politiche del 25 settembre scorso che ha riportato l’elettorato di centrodestra nella sua naturale collocazione, dimostrando nei fatti che l’approvazione ottenuta due anni fa era solo frutto di una resa dei conti interna al cdx, come a dire: diamo un taglio.

I consensi del Sindaco De Benedittis insomma sembrano essersi sciolti come neve al sole, vista l’assoluta infruttuosità della sua Amministrazione, presente in maniera massiva solamente sui social, in modalità dunque virtuale.

Oltre ad Abbaticchio, candidato principale della coalizione, anche il risultato elettorale del consigliere di maggioranza Prof. Eliseo Tambone, abbandonato dai suoi- come fosse figlio di un Dio minore- non ha condotto ad alcun risultato radicale.
L’unica esultanza registrata è avvenuta da parte del Vice Sindaco per l’elezione in Parlamento dell’ esponente di Demos – Ciani, oggetto di analisi in un nostro contributo pre-campagna elettorale.
Il “centralismo democratico “della “Convergenza” ha determinato finanche la mancanza di spazio al Comizio finale per il malcapitato segretario cittadino del PD, Attilio Di Girolamo, colpevole di tentare disperatamente di mantenere gli equilibri precari all’interno di un partito diviso fra gli Addario, i più vicini al Sindaco e la restante componente (capogruppo consigliera Nadia D’Introno ed altri) e di non fare riflessioni definitive sugli equilibri interni alla coalizione di centrosinistra coratino che avrebbe bisogno certamente di seguire i consigli di molti: azzeramento della Giunta e ripartenza.
Sappiamo che se ciò accadesse sarebbe circostanza da qualificare come il miracolo di San Gennaro, vista la totale cecità politica del sindaco De Benedettis, che ormai ha spostato la sua attenzione unicamente verso una materia non sua: la matematica, facendo estrema attenzione solo e soltanto ai numeri di Consiglieri che gli consentono di rimanere in sella.
A questo proposito non sono da trascurare tutte le attenzioni del Sindaco nei confronti dei Consiglieri transfughi nel gruppo misto.
Possiamo, quindi, concludere che per il Centrosinistra coratino mala tempora currunt e per il PD ancor di più, non solo per l’incapacità locale di muoversi verso lidi più appropriati ma anche perché i Dirigenti provinciali e regionali sicuramente non colgono il ruolo asfittico, quasi nullo, del PD coratino, a cui il Partito è relegato dalle altre forze politiche alla cosiddetta “Convergenza”.

Articolo precedenteLotta al rincaro dei costi energetici? Loiodice: “Non solo, combattiamo anche le frodi e tuteliamo i sacrifici dei nostri agricoltori”
Articolo successivoAlessandro Rotoli, sangue coratino nel calcio che conta, nel nome di nonno Pinuccio Strippoli

1 commento

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.