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Cronaca di un Consiglio comunale di fine anno. La seduta mentre i coratini erano alle prese con il cenone

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Il primo vero consiglio comunale, dopo quello dedicato prevalentemente all’elezione della Presidente, si è svolto niente meno che il 31 dicembre di questo tormentato anno 2020. Una scelta inusuale, giustificata dalle solite urgenze. Se non che, a ben pensarci, anche quello precedente si era svolto in una inusuale giornata quasi festiva, il 21 dicembre; sicchè qualcuno ha avanzato il velenoso sospetto che siano date non casuali, scelte allo scopo di mettere in difficoltà le opposizioni. Per le prossime volte sarà il caso di tenerne conto, giusto per sviare questi sospetti dai malpensanti.

Continua a registrarsi la vistosa assenza del Consigliere Luigi Perrone che, dal momento della sua sconfitta elettorale, non ha partecipato ad alcuno dei momenti istituzionali successivi; cosa che sta alimentando voci sulle sue possibili dimissioni da consigliere.

Subito dopo l’apertura dei lavori la Presidente dà la parola al Sindaco che chiede un minuto di silenzio per la morte di Pina Masciavè. In realtà, l’omaggio, certamente giustificato, proprio perché impegna i lavori di un consenso istituzionale, meriterebbe un minimo di spiegazione che il primo cittadino fornisce con eccessiva parsimonia e sintesi, parlando genericamente di “meriti” della signora deceduta. L’inadeguatezza dell’iniziativa appare ancor più evidente confrontando la motivazione del secondo minuto di silenzio chiesto dalla sorella del Primo Cittadino, consigliera Antonella De Benedittis, volto a ricordare l’assassinio dell’imprenditrice etiope Agita Ideo Gudeta avvenuto in questi giorni in Trentino. In questo secondo caso, infatti, la sorella si diffonde nello spiegare le ragioni per le quali si rende opportuno tale segno di cordoglio “e di impegno civile” aggiunge. Bene, allora: Antonella 1, Corrado 0. Andiamo avanti.

I lavori del consiglio, come da consolidata tradizione, si dilungano eccessivamente sui “preliminari” che sono interventi dei consiglieri comunali sui temi più disparati, con repliche e controrepliche che portano ad affrontare il primo punto all’ordine del giorno solo alle 11,10. A rigor di regolamento i preliminari dovrebbero essere limitati a discutere questioni particolarmente urgenti che non sia stato possibile inserire all’ordine del giorno. In questo caso è stato così solo in parte perché si è discusso delle carenze organizzative della seduta (i consiglieri hanno lamentato di non aver avuto la possibilità di consultare tempestivamente la documentazione necessaria) ma anche di diffusione sui dati dei contagi covid, delle buche delle strade e delle piste ciclabili.

Le risposte del Sindaco sono state interessanti. Sulla gestione della pandemia egli ha infatti proprio “rivendicato” la sua scarsa disponibilità a diffondere dati avendo scelto di comunicare solo quelli ufficiali. Anche se resta un dubbio: gli altri sindaci viciniori che informano quasi giornalmente la loro cittadinanza di quali dati parlano? De Benedittis ha diffuso i dati ricevuti dalla ASL nella stessa mattinata parlando di un dimezzamento dei contagi e rivendicando alle scelte dell’amministrazione questo “successo”. Oscuro rimane comunque il nesso fra le due cose.

Ciò che colpisce è che, nel parlare di questo tema così delicato e doloroso, il sindaco ancora una volta non spenda una parola di cordoglio per tutti coloro che la battaglia con questa maledetta pandemia l’hanno persa rimettendoci la vita, concludendo la loro esistenza senza il conforto dei familiari, per finire chiusi in un sacco e seppelliti senza funerale. Non è un tema che si può affrontare con freddezza burocratica e ogni trionfalismo per la riduzione dei contagi appare francamente inopportuno. Ma sul tema l’intervento più sorprendente lo ha fatto il consigliere Di Bartolomeo (appartenente al gruppo di Rimettiamo in moto la città) il  quale ha stigmatizzato la richiesta di informazioni da parte della popolazione: “Cosa cambia nel concreto sapere i numeri dei contagiati? Dobbiamo rispettare sempre e comunque le regole”, egli ha drasticamente affermato. Cambia, caro consigliere, perché che la gente vuole sentire la vicinanza del suo Sindaco in un momento così delicato e vuole essere informata ma anche confortata. Non è “semplice curiosità” e non comprenderlo è davvero segno di scarsa empatia con la città.

Infine, in risposta a domande poste dalla Consigliera Malcangi, particolarmente attiva in questo consiglio, il sindaco ha ammesso che i famosi addobbi floreali natalizi apparso nelle vie della città (le cd. corone) sono stati forniti dai vivaisti coratini (chissà perché solo loro) dietro corrispettivo e quindi non gratuitamente come qualcuno aveva pure sostenuto all’inizio.

Ma veniamo ai punti all’ordine del giorno e quindi ai lavori veri e propri.

La nomina delle Commissioni Consiliari viene sbrigata velocemente sulle base delle indicazioni fornite dai singoli capigruppo. Le Commissioni restano invariate. Come si è sempre fatto, viene assicurata la presenza di tutti i gruppi in tutte le Commissioni.

Vengono approvati all’unanimità anche gli altri due punti all’ordine del giorno che riguardano una informativa generale sulla situazione delle società partecipate (nell’ambito della quale emergono i dubbi dell’attuale giunta in ordine al futuro da riservare all’Asipu, ormai svuotata di compiti a seguito della creazione della SANB e, a quanto pare, gravata da una pesante situazione debitoria) e il “Censimento tramite catasto dei soprassuoli già percorsi dal fuoco”.

Si passa quindi ad affrontare i cosiddetti debiti fuori bilancio che dovrebbero essere oneri derivanti da situazioni imprevedibili al momento dell’approvazione del bilancio di previsione. Qui si verificano alcuni contrasti con le opposizioni e infatti alcuni punti vengono approvati con il loro voto contrario.

Piccolo infortunio dell’Assessora Bucci che sul punto n. 8 si confonde e fa una relazione sbagliata che poi corregge in corner: infatti, prima parla di un decreto ingiuntivo che in realtà non esiste e poi afferma, all’opposto, che il Comune è adempiente, anche se in effetti il pagamento avverrà con molto ritardo. Insomma, poverina, una svista più fastidiosa di questa non poteva capitarle specie perché era materia connessa con la sua professione di avvocato.

Subito dopo vengono approvati il punto n.9 (Avvisi pubblici del GAL Le città di Castel del Monte per interventi finanziati al 100/%, destinati agli Enti Pubblici) approvato con 23 voti favorevoli e il n. 10, recante l’approvazione dello schema di convenzione per interventi di sviluppo della banda ultra larga, approvato all’unanimità.

I lavori si concludono con gli auguri del Sindaco per il nuovo anno mentre i coratini sono già alle prese e concentrati con i preparativi del cenone di San Silvestro.

 

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