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Crisi economica: il neoliberismo al centro di un incontro pubblico di Italexit Corato

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Nel corso dell’incontro Verrà proiettato il documentario di Ruggero Arenella “Lasciateci fare Genesi, declino e rivalsa di un’ideologia”
Tasso di disoccupazione alle stelle, povertà dilagante, difficoltà per i giovani nel reperire un lavoro a tempo determinato, salari minimi e potere d’acquisto ridotto all’osso rappresentano indubbiamente veri e propri drammi dei giorni nostri, con cui un po’ tutti abbiamo a che fare nella nostra quotidianità.
Differentemente però da quanto spesso propagandato e da falsi miti e credenze, la causa di tutto ciò non è da attribuire semplicemente al caso, alla sfortuna o all’incapacitá del singolo (giovani in primis), all’evasione fiscale o al fatto che il popolo italiano sia spendaccione.Le radici della crisi economica che attanaglia l’Italia ormai da tempo sono piuttosto la conseguenza di precise scelte politiche, che trovano la loro sintesi nell’ideologia economica oggi prevalente, quella (neo)liberista.
Il neoliberismo sarà appunto la tematica centrale nell’incontro pubblico, fissato per Venerdì 24 Marzo, alle ore 19, nella sede di Italexit di Corato (sita in Via Rossetti 16), cui la cittadinanza è invitata a partecipare.Verrà proiettato per l’occasione il documentario di Ruggero Arenella “Lasciateci fare. Genesi, declino e rivalsa di un’ideologia”, che attraverso le parole di economisti e giuristi quali Nino Galloni, Luciano Barra Caracciolo, Emiliano Brancaccio e altri, ricostruisce dal punto di vista storico i passaggi fondamentali, che hanno visto l’ideologia neoliberista nascere, soccombere nel secondo dopoguerra a fronte di politiche economiche sociali (il cosiddetto “Welfare State”), per poi progredire e divenire oggi dominante a livello globale.

Seguirà un dibattuto, in cui partendo dall’analisi delle reali cause alla base del malessere economico odierno, verranno forniti gli strumenti teorici per rinvenire a possibili soluzioni, da rinvenire essenzialmente nella riacquisizione della sovranità economia e nel ritorno a un’economia di stampo keynesiano (come prevedevano i nostri padri Costituenti), con interventi statali che mirino al perseguimento della piena occupazione e, con essi, del benessere collettivo.

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