Home Politica Corrado: “Votare uniti per governare divisi”

Corrado: “Votare uniti per governare divisi”

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Le note vicende della politica regionale con l’arresto del marito dell’Assessore regionale Anita Maurodinoia e le indagini in corso hanno impatti sulla politica cittadina? Le responsabilità penali rispetto alle accuse mosse verranno accertate dalla Magistratura e del resto nessuno degli esponenti della politica locale – di maggioranza o di opposizione – risulta in alcun modo coinvolto nell’inchiesta, quel che a noi preme però è valutare le conseguenze politiche dell’accaduto. Infatti, quando le indagini raggiungono il vertice di un Partito le conseguenze politiche sono sopportate dal Partito tutto, a prescindere dalla buona fede e dall’onestà degli iscritti.

Anita Maurodinoia era ed è la massima espressione di Sud al Centro, movimento politico che a Corato nelle ultime amministrative si è schierato nella coalizione a sostegno di Vito Bovino Sindaco e che al ballottaggio – da quel che ci è dato comprendere – ha fatto confluire i suoi voti su Corrado De Benedittis. A vittoria ottenuta Corrado ha lasciato Vito come la zita di Ceglie e non si è più reso reperibile (https://ilquartopotere.it/news/politica/corrado-e-la-zita-di-ceglie/).
L’affondamento a livello regionale di Sud al Centro che ripercussioni ha o può avere a Corato? Ci sono due letture. Una è quella propria dei “tre di bastoni” ovvero degli estremisti che sostengono Corrado (son gli stessi che Guareschi definiva “trinariciuti” – *vedi nota) i quali si rallegrano per le disgrazie altrui e si vantano della propria presunta e inconcludente purezza. L’altra è quella propria di Corrado e dei suoi più reputati strateghi, lettura che è di tenore diverso – come sempre accade – rispetto a quella che viene percepita dall’esterno da chi segue De Benedittis per partito preso.
Corrado ha bisogno di voti ed ha una nuova freccia al suo arco per riconquistare la fiducia di coloro che si sono sentiti traditi nel 2020. Nei vari incontri e colloqui da solo a solo che punteggiano l’agendina del Sindaco il fervorino che verrà declamato d’ora innnanzi sarà grosso modo di questa fatta: “Io volevo stare con voi e avrei gradito molto la vostra presenza, ci mancherebbe altro, voi mi siete dilettissimi… ma come potevo? Avete visto quel che è successo? Se avessi avuto un rapporto con voi e con Vito come avrei potuto escludere i movimenti e i Partiti su cui nutrivo dei dubbi?”.
Ora, con Vito Bovino apparentemente fuori dai giochi e dimessosi dalla carica di Consigliere Comunale, si apre per Corrado un nuovo terreno di caccia – la caccia ai “boviniani” – rispetto al quale si muoverà con la sua astuzia di pescatore di uomini, mostrando benevolenza, indulgenza, empatia ed apertura senza riserve. La nostra idea è che in molti non riusciranno a resistergli e subiranno ancora l’incanto delle sue sirene. Dopodiché, a votazioni avvenute e a risultato incassato, sarà quel che sarà. Girogirotondo.
In disparte ci permettiamo di far osservare a Corrado che tutti noi possiamo avere remore su persone o gruppi e legittimamente possiamo allearci con chi più ci aggrada, dobbiamo essere chiari sin dall’inizio però: incassare i voti chiedendo di “unire le forze” e poi presentare il conto dicendo “Chi ti conosce?” non ci sembra il massimo della linearità.
Il lettore avrà avvertito che anche in questo nostro modesto contributo stiamo indugiando sulla politique politicienne: i voti, le alleanze, le mosse e le contromosse… tutti aspetti ritenuti interessanti per alcuni e poco costruttivi per altri. Perché non si va oltre? Perché in questa rubrica settimanale non si parla di progetti, di iniziative, di idee, di proposte…?
Il giornale registra gli umori della Città e ne assorbe i difetti e le virtù: Corato è bloccata nel senso che in essa non si esplica un libero dibattito nel quale idee e tesi contrapposte si affrontino, tutto si risolve semmai nel chiacchiericcio (anche questo fa il gioco di Corrado). L’Amministrazione infatti sta procedendo per la sua strada, sbagliando a volte sia nella forma che nella sostanza, ma non ha di fronte un interlocutore che sappia muovere critiche o avanzare idee superando anche il livello del semplice fatto amministrativo.
Quale destino per Corato? Il Sindaco – lo abbiamo capito – non vuole fare nessuna rivoluzione ed è per il mantenimento dello status quo riveduto e corretto, come dire Fiorella Mannoia al posto dei Ricchi e Poveri per il concerto di San Cataldo ma nulla di più. Ma gli altri, le forze che non fanno parte della maggioranza, che dicono?
Sommessamente facciamo osservare che c’è un mondo oltre Corrado e che la critica su quel che il Sindaco fa o non fa non è assolutamente sufficiente per qualificare un’azione di opposizione: è necessario capovolgere il punto di vista, porre al centro quello che Corrado non vede o nasconde sotto il tavolo, mettere da banda la conta dei voti fine a se stessa e ragionare sulla qualità delle proposte. Chi ne sarà capace?

 

*NOTA: Trinariciuto ovvero persona con tre narici. La terza narice del trinariciuto non avrebbe la stessa funzione delle altre due: servirebbe infatti a far uscire il cervello, permettendo alle direttive di partito di entrare e occuparne il posto.

 

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