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Corrado, un bel dì, vedremo

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In occasione dell’ultimo Consiglio Comunale, tenutosi lo scorso primo agosto, erano emerse nel corso della discussione in aula forti perplessità sul bilancio dell’ASIPU srl in riferimento all’anno 2021, bilancio che – non sappiamo ancora quando – dovrà essere discusso ed approvato dalla massima assise cittadina. Ne abbiamo fatto parola nel nostro modesto contributo pubblicato domenica scorsa, evidenziando i limiti e le deficienze di una situazione aziendale che alla perdita registrata nell’anno 2020 sembrerebbe aggiungere una perdita ancora maggiore nell’anno 2021 e una generale incertezza riferita all’anno 2022. Che fa ASIPU? Sulla base di quale piano industriale o indirizzo politico opera? È intervenuto successivamente l’avv. Renato Bucci, amministratore di ASIPU, rassicurando tutti e magnificando, con la sua enfasi retorica che a noi tanto piace, il suo operato.

Noi a Renato Bucci abbiamo sempre creduto e vogliamo continuare a credere, sperando in cuor nostro che egli abbia effettivamente ragione: un problema in meno per la collettività, un problema in meno per tutti noi. Auspichiamo quindi che la situazione si sia risolta e che la sua valente guida abbia traghettato a sicuro salvamento il vascello in grave difficoltà.
Immaginandoci unitamente al Sindaco nei panni di Cio-Cio-San nell’immortale opera di Puccini, non ci resta quindi che sospirare “Un bel dì vedremo”, pregustando il giorno in cui il bilancio ASIPU 2021 approderà per la discussione in Consiglio Comunale: si tratterà della maestosa nave bianca con a bordo il tenente Pinkerton oppure giungerà in rada la “Provvidenza” di Padron ‘Ntoni con il suo carico di lupini andato a male?
I dolori per la nostra immaginaria Madama Butterfly però non sembrano essere limitati all’ASIPU e al suo bilancio, ma riguarderebbero la situazione complessiva dell’Ente, quasi che una forma acuta di discalculia abbia colpito tutta l’Amministrazione.
Infatti anche il bilancio consuntivo del 2021 del Comune di Corato – più volte rimaneggiato – non sembra ancora trovare pace, essendo viziato in base a quel che dicono alcuni tecnici – trai quali l’ex Sindaco Massimo Mazzilli che si è pubblicamente espresso – da evidenti errori di calcolo e contraddizioni tra i valori esposti. In questo caso a chi dovrà credere Cio-Cio-San? Ovvero, detta in altri termini, qual è la reale rappresentazione dello stato delle finanze del Comune di Corato? Anche qui ripetiamo “Un bel dì vedremo”, aspettando per comprendere se il Presidente del Consiglio Comunale – Valeria Mazzone nei panni di Kate, consorte del tenente Pinkerton – deciderà di portare per l’ennesima volta il punto all’ordine del giorno.
Cosa dovrebbe fare la nostra Cio-Cio-San? Nominare un Consigliere con “delega alle addizioni” in modo da verificare che la somma degli addendi coincida con i totali indicati nelle varie tabelle dei bilanci? Facciamo osservare che se questa fosse la scelta avremmo noi il soggetto giusto da proporre, un Consigliere che con le sue qualità sicuramente saprebbe ben inserirsi nella trama dell’opera di Puccini.
Affrontare direttamente Valeria Mazzone richiamandola alle sue responsabilità? Al di là infatti degli errori formali e sostanziali nei calcoli, non possiamo tacere la circostanza che i Consiglieri Comunali di opposizione più e più volte hanno dichiarato di non aver mai avuto né tempo né modo di studiare il bilancio, confrontandosi con i colleghi e con i tecnici di fiducia. In sintesi, il bilancio arriva in Consiglio senza i necessari approfondimenti, i Consiglieri di maggioranza lo approvano, vengono individuati errori, il bilancio ritorna in Consiglio, i Consiglieri di maggioranza lo riapprovano, vengono trovati altri errori… questa quadriglia sta andando avanti da parecchi mesi e non sembra vedere fine. Il Presidente del Consiglio non è esente da responsabilità in quanto il suo compito non si esaurisce nel dirimere con voce squillante i conflitti di precedenza durante la discussione in Consiglio, ma si sostanzia semmai nel creare le condizioni affinché tutta l’attività dei Consiglieri sia ordinata e proficua. Solo la fiducia di Cio-Cio-San è infatti incrollabile, generalmente invece i comuni Consiglieri – quando più volte vengono presi a pesci in faccia abusando della loro disponibilità – iniziano a stare scomodi su quelle sedie, chiedendosi se questo generale disordine possa condurre a conseguenze anche per loro che sono costretti a sollevare una sempre più gelida manina.
Avrà ragione Cio-Cio-San nel continuare a credere nella buona fede e nelle qualità di Pinkerton, di Kate e di quanti la circondano? Noi speriamo di sì, anche se la fine di Madama Butterfly – suicida per amore dopo aver visto tutti i suoi sogni infranti – ci getta un po’ nella malinconia e nello sconforto.

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