Poche sono le certezze nella vita fluida dei social: una è il “BUONGIORNO” postato ogni mattina intorno alle 06:30 da Gino Perrone, l’altra è il post morale, talvolta allegorico e altre volte ancora anagogico pubblicato dal nostro Corrado con frequenza pressoché quotidiana.
È accaduto un fatto nuovo rispetto alla precedente routine cui il Sindaco ci aveva abituati da anni: Corrado De Benedittis ha pubblicato infatti un post in data 12/01/2023 e il successivo – un necrologio tra l’altro – il giorno 19/01/2023. Una settimana di black out non interrotta neanche dall’annuncio della nomina del nuovo Assessore (Gennaro Sciscioli). È lecito chiedersi perché tanto più che in questi giorni si sono susseguite le voci più pazze ed inverosimili che il silenzio del Sindaco tenderebbe ad avvalorare. Rispetto a quanto viene riferito dai soliti bene informati facciamo la tara del “si dice” e attendiamo conferme ufficiali, limitandoci a valutare l’approccio del Sindaco all’uso dei social per come si è manifestato nel tempo.
Ad esempio, un’indisposizione di salute o un malessere possono essere un motivo sufficiente per interrompere la routine quotidiana che ognuno di noi si è costruito, astenendosi anche dall’uso dei social. Nel caso di Corrado De Benedittis questa ipotesi non è avvalorata: il nostro infatti ha pubblicato post anche durante il suo periodo di convalescenza dal COVID, rendendo partecipe la Città del suo stato di salute. Nella mistica corradiana infatti la malattia è il mezzo attraverso cui il Sindaco si mostra uomo in tutto uguale agli altri, assumendo su di sé il fardello comune e soffrendo per tutti.
Potrebbe trattarsi di un evento, di una circostanza o di un ostacolo frapposto da altri all’azione amministrativa tale da gettare nello sconforto il Sindaco? È difficile sostenere questa ipotesi, tanto più che proprio dalle difficoltà incontrate trae origine il famoso post notturno che ha evocato la “piovra” e che è rimbalzato ben oltre i confini cittadini. In evenienze simili, infatti, Corrado ha mostrato di puntare al coinvolgimento diretto del popolo, denunciando l’accaduto e chiedendo manforte: Sindaco e popolo, infatti, nella ascetica corradiana sono una cosa sola e indivisibile – Il Sindaco è il popolo e ogni sua decisione è una decisione collettiva andando ben oltre gli sterili rituali della partecipazione forzosa.
In entrambi i casi precedenti il Sindaco ha dato prova di aver fatto ricorso ai social e anzi di aver cercato – attraverso i social – di volgere in suo favore le circostanze avverse: non rimane che pensare ad una terza ipotesi.
Il comportamento non consueto del Sindaco potrebbe infatti derivare da una delusione, da un evento inaspettato che lo ha colpito molto da vicino e che è stato avvertito come un tradimento, quasi che ad un certo punto fosse caduto il ricco fondale arabescato e la realtà si fosse manifestata per quella che è. Questa ipotesi potrebbe anche essere avvalorata dalle voci che si rincorrono: qualcosa è successo?
Corrado ha dato prova di essere coriaceo in questi due anni, mostrandosi sempre ottimista e con il sorriso aperto anche laddove il terreno franava sotto i suoi piedi: può essere che la sua pazienza si sia saturata ovvero che la somma dei problemi sia giunta ad un punto tale da non essere più sostenibile. Il Sindaco forse sta pagando pesantemente un suo iniziale errore di valutazione che deriva dal suo sentirsi superiore intellettualmente e moralmente: si è reso conto alla prova dei fatti che la sua scintillante amministrazione non riesce neanche ad assicurare quello che per altri era l’ordinario? Certo, ci sono gli eventi e le attività culturali che sono stati promossi a suon di centinaia di migliaia di euro (il conto negli ultimi due anni ha ben superato il milione di euro), ma anche in questo caso: sono migliorati i servizi resi? Il Comune ha recuperato efficacia ed efficienza oppure si tratta di fumo negli occhi per alimentare il quale si spendono energie e risorse?
I nodi arrivano al pettine e a questo si aggiunge una nostra personale convinzione: Corrado probabilmente ha compreso che la sua squadra tecnica e politica presenta lacune, difetti e deficienze che si stanno palesando nel tempo, scoprendo debolezze laddove pensava di avere punti di forza, e si trova ora intrappolato e imbrigliato in una condizione che poco gli aggrada.
Parrebbe una soluzione poter dire: “Se non ce la fa più che si dimetta”, ma questa non è una soluzione anche perché oggi la Città non esprime alternative. Ci dobbiamo tenere Corrado, sperando che riesca a superare quella che a tutti gli effetti sembra essere una crisi profonda e a migliorare l’azione amministrativa: forza Sindaco, nella tanta gramigna che ti circonda un po’ di grano c’è! Sappiamo bene che grano e gramigna si separano alla mietitura e che essa non è lontana, le due essenze però vanno riconosciute sin d’ora anche per comprendere che ne è stato della semente sparsa a piene mani e per valutare il modo che consenta al grano di portare più frutto.