Home Politica Corrado, la musica è finita, gli amici se ne vanno

Corrado, la musica è finita, gli amici se ne vanno

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Il burocratico ingegno che presiede il Consiglio Comunale ha posto come ultimo punto all’ordine del giorno dell’adunanza del 7 luglio scorso il tema più controverso: “Approvazione della Convenzione relativa al Permesso di Costruire Convenzionato inerente l’area in Zona “B2” – Fg. 22 P.lla 1255”. Si tratta di un tema molto tecnico in cui però, al di là del merito, sono emerse chiare divergenze all’interno della maggioranza. Quest’ultima, infatti, ha approvato il punto con 12 voti a favore, conseguendo l’ennesima “vittoria di pirlo” (nessun riferimento al famoso re dell’Epiro), ma mostrando urbi et orbi le sue divisioni interne.

In sostanza Salvatore Mascoli (Gruppo Misto) era assente, Nadia D’Introno (PD) dopo il suo intervento ha abbandonato l’aula, Michele Arsale (Rimettiamo in moto della Città), presidente della Commissione Urbanistica e Lavori Pubblici, dopo aver cercato in un lungo intervento non sempre lineare di salvare capra, cavoli, barca, barcarolo… alla fine parimenti ha abbandonato l’aula mentre lo stesso Aldo Addario (partito omesso) si è astenuto.
Qualcuno – non sappiamo bene chi e perché – ha forzato la mano, presentando in Consiglio il punto in questione già discusso più volte in Commissione dove aveva già ricevuto ogni volta una sostanziale bocciatura. In Consiglio il punto è passato, ma a quale costo?
Alle 04:00 (orario notturno) del giorno 8 luglio 2023 Corrado è apparso solo, abbarbicato alle sue liste civiche, in un’aula deserta e senza la presenza dell’opposizione, a sottolineare da un lato l’autoreferenzialità di quel che restava della maggioranza e dall’altra – purtroppo – a far risaltare l’assenza di un progetto alternativo che si ponga in campo aperto e dia a tutti noi la speranza di un futuro diverso.
Siamo costretti ad ammettere di aver provato in quel momento – al termine del Consiglio Comunale – un misto di tenerezza e di compassione per il nostro Sindaco: la situazione che si è verificata in quella lunga notte crediamo sia il motivo che vedremo ripetuto più volte da qui alla fine della Consigliatura. Il passato è passato, al presente pensano in pochi mentre tutti gli sforzi sono puntati al futuro. C’è chi consiglia a Corrado di azzerare la Giunta per coinvolgere alcune personalità di riferimento del Centrosinistra e ricompattare lo schieramento, c’è chi dice a Corrado di tenere duro perché sta spuntando l’alba del radioso giorno, c’è chi lo elogia in modo interessato, c’è chi lo incensa senza pagare le spese dell’incenso, c’è chi lo critica aspramente e – soprattutto – c’è chi si fa i fatti propri e inizia a contare i voti a fior di labbra e sulla punta della dita per capire come smarcarsi prima che venga giù tutto.
Diciamolo chiaro: il Centrodestra è ancora al buio, mentre sembrano prendere maggiore consistenza ipotesi basate sulla costituzione di un campo largo con parti di Centrosinistra, liste civiche e componenti del Centro. In altri termini, in considerazione delle profonde divisioni che minano ancora lo schieramento di Centrodestra, gli avversari di Corrado nelle amministrative non lontane sembrerebbero venire proprio dalla parte che lo ha sostenuto nel 2020, inducendo una riflessione profonda in tutti coloro che sono ancora con Corrado ma, avendo capito che a breve calerà il sipario, vorrebbero salire su un altro carro e ripresentarsi come il “nuovo che avanza”. E’ dolce l’uva.
La situazione del resto è chiara a tutti tranne che forse proprio agli strateghi più vicini a Corrado. Il Sindaco può contare su uno zoccolo duro, altri consensi potranno essere raccolti da qui alla fine della Consigliatura utilizzando in modo appropriato prebende e patrocini, ma – e su questo concordano tutti – la CAP non è in condizione di fare alcuna alleanza, avendo in aggiunta perso parecchi pezzi. Quale Partito o Movimento, infatti, si siederà mai con Corrado e il suo stato maggiore per discutere delle prossime amministrative? Dopo il trattamento riservato a Vito Bovino e ai suoi, dopo le tante “zite di Ceglie” disseminate qua e là, che credibilità politica ha il progetto di Corrado? Senza alleanze e senza voto d’opinione (le migliaia di voti disgiunti del 2020!) Corrado potrà fare al massimo il Consigliere Comunale nella prossima tornata: la “rivoluzione” finisce qui.
Pertanto, sono state avviate da alcuni “corradiani della prima ora” le trattative ellittiche, i discorsi sussurrati, le frasi dette a nuora perché suocera intenda con l’obiettivo di sondare, capire, ricercare chi – avendo cartucce da sparare – se la senta di proporsi per dare nuovamente a Cesare quel che è di Cesare non potendo certo fare a meno di chi ha maturato esperienza in questa Consigliatura di così alto profilo. I volenterosi, già pronti a trasferirsi in altri lidi con armi e bagagli, hanno quindi dato corso agli incontri al soglio di presidenti delle associazioni, imprenditori, alti ufficiali in pensione, dirigenti pubblici… limitandosi per il momento a far balenare delle ipotesi, comprendere le intenzioni dell’interlocutore, valutarne intenzioni e “capacità di riconoscenza”, mettere a disposizione i propri servigi.
Povero Corrado! Quando ritirerà le reti che ha gettato temiamo possa trovare nelle maglie solo qualche canocchia (cicala di mare).

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