Home Politica Corrado fin che la barca va 

Corrado fin che la barca va 

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Tutto prosegue nel solco già tracciato. L’Amministrazione Comunale persiste nella sua linea, promuovendo ed organizzando iniziative di vario livello e qualità e concentrando comunque tutti gli sforzi solo su alcuni ambiti in una visione in cui l’intera macchina amministrativa – Giunta compresa – deve essere di supporto agli Assessorati retti da Felice Addario e Beniamino Marcone. Continuano i battibecchi e gli screzi interni alla maggioranza in un clima in cui risulta difficile trovare l’intesa anche sul fatto che fuori sia notte o sia giorno con i vari Consiglieri che si orientano a seconda del vento che tira. Continua la sostanziale latitanza di idee, proposte, programmi, progetti… alternativi all’attuale governo cittadino.

La Città dal canto suo fa quel che può, si industria, tira avanti, mentre – così come avviene dal 2017 ad oggi – la popolazione continua costantemente a diminuire e ad invecchiare. Non si arresta d’altro canto – e perché dovrebbe arrestarsi? – il fenomeno dell’incendio delle auto (cinque auto nel corso dell’ultima settimana in due differenti roghi), fenomeno oramai derubricato a questione endemica o a consuetudine locale. Noi per parte nostra continuiamo a scrivere e siamo giunti al secondo giro di boa con oltre cento pezzi pubblicati.
Il sarto, personaggio secondario ma significativo de “I Promessi Sposi”, ebbe a dire a Don Abbondio: “S’ha da far dei libri in istampa, sopra un fracasso di questa sorte”, alludendo ai grandi eventi che allora attraversano il ducato di Milano. Noi, a differenza del sarto manzoniano, siamo nella condizione di poter dare alle stampe un libro senza però che alcun fracasso sia successo. Non si preoccupino comunque i lettori: avendoli già tediati abbastanza per oltre due anni ci asterremo dal collazionare i nostri articoli in un unico volume, sarebbe troppo e finiremmo per indispettire anche quanti ci sono affezionati.
Per scrivere un libro poi occorrerebbero dei personaggi, una trama, un intreccio… e, soprattutto, un contenuto sotteso al testo che dia il senso della narrazione. Noi ci troviamo al massimo con dei personaggi ben abbozzati – un carattere come quello dell’ottimo Renato Bucci ad esempio potrebbe fare la prima figura in uno qualsiasi dei romanzi della grande tradizione russa – ma privi del tutto di movimento e intreccio: non è accaduto nulla.
In questa generale inedia, forse accentuata dai colpi di grancassa battuti dall’Amministrazione per dare prova di vitalità, ci anima ancora una speranza che somiglia molto – purtroppo – a quella del protagonista de “Il deserto dei Tartari” di Dino Buzzati, immaginiamo cioè che al di là dell’orizzonte forze e masse di uomini siano in movimento e che a breve si paleseranno nel nostro campo visivo. Ci sostiene ancora l’idea che un giorno, non sappiamo quando e non immaginiamo come, tutta la tensione che si sta accumulando rilascerà la sua energia provocando una rapida accelerazione degli eventi.
Corrado dal canto suo opera in modo molto più prosaico, forte dei numeri più che delle parole, e prosegue nel declamare, stringere mani, tagliare nastri, augurare a tutti un radioso avvenire… condannandosi a girare come una falena intorno alla luce e comprendendo che il suo raggio di azione è sempre più limitato. La maggior parte degli Amministratori, a differenza di Corrado e pochi altri, non ha di questi crucci e non ha nessuna consapevolezza della difficile situazione collettiva: un pezzo di pizza o un panzerotto con un bicchiere di birra sono un ottimo surrogato della morfina per costoro, fiduciosi che ci sarà sempre qualcun altro che aggiusterà le cose “sopra al Comune”.
In un panorama così desolante che conduce inevitabilmente ad una mummificazione collettiva è necessario preservare la fiammella della speranza recuperando energia vitale da altro che non sia la politica locale. Il Natale, fino a quando ci verrà concesso di nominare questa festa religiosa, è alle porte ed è motivo di speranza in un cambiamento che porti la scialuppa in cui tutti siamo imbarcati verso l’approdo che ci auguriamo. Non facciamo al momento alcuna questione sul nocchiero: solo Corrado è sul ponte, gli altri – se ci sono – sono ancora sottocoperta.
Duca Valentino sospende le pubblicazioni e ritornerà con un suo articolo il 7 gennaio 2024.

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