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Corrado e l’uomo con gli attributi

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Noi siamo dalla parte di Corrado e vorremmo aiutarlo in questo psicodramma in cui è incappato, unitamente con la tutta l’Amministrazione, a riguardo della vicenda ASIPU e dell’avviso di selezione redatto dal forte braccio e dalla penna valente del suo sagace Amministratore, l’Avv. Renato Bucci.

Siamo di fronte ad una vicenda singolare, infatti, e potremmo dire unica rispetto alla quale qualche leguleio di provincia tenta continuamente di girare e rigirare la frittata, addebitando colpe ora ai media impiccioni, ora alla Città in cui alberga troppa gente dedita al basso pettegolezzo, ora ai due Consiglieri (di maggioranza) che vorrebbero vederci chiaro e leggere almeno le carte prima di alzare la mano in Consiglio.
Renato Bucci da par suo, autodefinitosi in un recente dibattito in TV “uomo con gli attributi”, risponde a chi gli chiede cosa intenda fare “Noi tireremo diritto”, mentre a chi avanza dubbi e pone dei distinguo ribatte con un “Me ne frego”. Corrado, soverchiato dall’Io strabordante di Renato e molto lontano per sensibilità e formazione da un frasario così sguaiato, si guarda allo specchio e si interroga, ponendosi tutti quegli interrogativi che sfuggono alle certezze granitiche e muscolari del Bucci.
“Non è il primo concorso o bando o selezione che dir si voglia” – si domanda Corrado – “Le assunzioni al Comune sono filate lisce e anche quelle con SANB – centinaia di posti – non hanno creato problemi. Perché ora con ASIPU tutto questo fuoco di artificio?”.
Pesano nella valutazione di Corrado anche quello che pubblicamente i giornalisti delle testate cui il Comune elargisce contributi hanno detto, definendo l’avviso di selezione di ASIPU “penosetto” per come è stato concepito e scritto: questa volta non è il solito “Il Quarto Potere” che vuol fare il bastian contrario, ma tutta la categoria che esprime le sue perplessità.
“Renato è Renato” – continuano a ripetere i “sorcini” presenti anche in Giunta, ma Corrado che è di tutt’altra levatura inizia a ponderare se una foratura su ASIPU possa in qualche modo tirare a fondo anche lui: è il caso di iniziare a prendere le distanze?
Un’affermazione di Renato Bucci, più volte dallo stesso ripetuta, ronza come un tafano nella testa di Corrado; sostiene Bucci: “Nel frattempo, per chi fosse interessato a conoscere i conti, il patrimonio, l’andamento, i rischi della società, io sono disponibile. Ad oggi non ho ricevuto domande.”
“Perché” – si chiede Corrado – “si è creata una spaccatura così forte per la quale l’Amministratore di ASIPU lamenta addirittura che nessuno – stampa, maggioranza e opposizione – si ponga il problema dell’andamento dell’Azienda in un momento così difficile? Si tratta del disinteresse di tanti o di una mancanza di credibilità di qualcuno al punto che gli interlocutori ritengano inutile il confronto?”. “In ogni caso” – continua Corrado – “Il confronto ci sarà perché il bilancio di ASIPU dovrà pur essere presentato. E che fa l’opposizione? Non ha effettivamente appigli oppure tace ora per fare fuoco con l’artiglieria pesante quando le carte arriveranno a tiro?”.
Corrado si arrovella e si preoccupa anche legittimamente sentendosi trascinato in una direzione che non è quella auspicata e per giunta in veste di mozzo in una barca che è governata da un nocchiero animato da voglia di rivalsa.
“Può essere che Renato sia vittima di malanimo e che quindi diventi un bersaglio qualsiasi cosa faccia?” – riflette Corrado. “Se così fosse mi dispiace per lui, ma questo è un problema per me che mi trovo invischiato in una vicenda della quale non conosco i contorni. A ben guardare poi – facendo la tara di tutto – Renato aveva assicurato che lo Statuto dell’ASIPU fosse conforme a quello delle società in house e poi siamo andati di corsa dal notaio per apportare le modifiche senza coinvolgere il Consiglio Comunale. Ho pubblicato sui social le foto di persone al lavoro per la manutenzione del verde – tutti vestiti con la pettorina ASIPU – e sono stato smentito: Renato non sa bene chi siano e sostiene che se qualcuno ha lavorato allora ha lavorato gratis… insomma…”.
Traducendo il pensiero di Corrado – che è poi quello di molti – sembra che Renato Bucci per ogni quesito non faccia che ripetere: “se è allora non è e se non è potrebbe anche essere di modo che è cosa buona se fa capo a me, ma cattiva se altri ci hanno messo mano”. Di che cosa dobbiamo parlare? Le carte del bilancio – se ci arriveremo – saranno più chiare?
Caro Corrado, nostro Sindaco, il problema prima che legale è politico: può anche essere che un giudice (le famose “carte alla Procura”) dia ragione a Tizio piuttosto che a Caio, magari fra qualche anno, ma in termini di credibilità che colpo sta ricevendo ora il tuo progetto di governo? Rimettiti in sella e riporta la barca in acque più tranquille esercitando il controllo sulle società partecipate: l’avviso di selezione va rifatto e in fretta, altrimenti può essere che i componenti della Commissione di selezione si sfilino ad uno ad uno (come già è avvenuto). Forse qualcuno ha avvertito che l’aria è amara? Coraggio!

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