La critica è il sale della democrazia. Chi governa, attraverso l’esposizione di fatti e concetti “non allineati” da parte della stampa, ha la possibilità di ascoltare l’altra campana, di comprendere i vari punti di vista, di valutare ogni singola questione secondo più prospettive con l’obiettivo di arrivare alla decisione migliore ed in grado di contemperare le esigenze collettive.
L’esercizio della critica è uno dei compiti principali della stampa e come tale presidiato dalla Costituzione (art. 21 – La stampa non può essere soggetta ad autorizzazioni o censure). Quando un giornale commenta i fatti o esprime valutazioni sui fatti svolge il suo compito istituzionale e, al di là della parzialità del giudizio espresso, merita il rispetto e l’attenzione che vanno riservati a chi svolge una professione a servizio dell’interesse collettivo. Accade invece a Corato che le tante questioni poste attraverso le pagine de “Il Quarto Potere” non abbiano mai ricevuto risposta o un cenno di attenzione da parte della Amministrazione Comunale.
Prendiamo ad esempio il caso delle “cartelle pazze” inviate dalla SIxT SpA in questi giorni ad imprese e cittadini di Corato che sono stati raggiunti da atti che intimano il pagamento di somme per centinaia di euro, migliaia di euro o decine di migliaia di euro. La vicenda ha un antefatto del quale “Il Quarto Potere” aveva già dato notizia lo scorso 1 marzo (https://ilquartopotere.it/news/politica/sixt-spa-e-i-nostri-soldi-tante-pecore-e-un-lupo/), segnalando all’Amministrazione presunti disservizi lamentati dai cittadini, evidenziando alcune criticità e appellandosi al Sindaco per “diradare le nubi che si addensano”: il giornale non ha ricevuto alcun cenno di risposta.
Lo scorso 9 dicembre – a seguito di ulteriori e circostanziate segnalazioni – “Il Quarto Potere” è ritornato sul tema (https://ilquartopotere.it/la-voce-dei-lettori/che-succede-alla-sixt/), segnalando la presunta carenza delle banche dati presso la SIxT SpA e il rischio della prescrizione dei crediti nel 2017. Anche qui nessuna risposta da parte dell’Amministrazione.
Nel frattempo – il 6 dicembre – il giornale ha dato notizia delle dimissioni dell’Assessore alle risorse finanziarie Adriano Muggeo, dimissioni seguite il 9 gennaio 2023 dall’annuncio alla stampa delle dimissioni della dirigente del Settore Ragioneria (Dott.ssa Maria Enza Leone): nello stesso periodo (tra la metà di dicembre 2022 e l’inizio di gennaio 2023) la SIxT SpA ha effettuato l’invio massivo di atti ai contribuenti. Che sta succedendo? Tutto tace dalle parti di Palazzo di Città.
Si è raggiunto un alto diapason successivamente – il 23 gennaio 2023 – quando su iniziativa del movimento politico “Città Nuova” il giornale ha pubblicato un’intervista rilasciata dall’ex Sindaco Massimo Mazzilli sul tema “cartelle pazze” (https://ilquartopotere.it/attualita/video-cartelle-pazze-sixt-molte-le-criticita-a-rischio-i-diritti-dei-contribuenti/?fbclid=IwAR0LBcf538GBdBXQgQQTZ_gB-XCRQDaRXCHQYzVbwG_-ZjQO87kptygaQnU), suscitando poi un’ondata di proteste e segnalazioni che continuano a giungere alla nostra redazione. Tutto questo però non è stato ancora sufficiente a indurre l’Amministrazione a dare una risposta sul punto.
Lungi da noi il voler assumere le difese di evasori ed elusori, la qualità dei casi e delle persone raggiunte ci fa però ritenere che si tratti di un invio massivo di atti che ha raggiunto anche molti contribuenti perfettamente adempienti. Si tratta di un’operazione nello stile “ndo cojo cojo”?
Si aprono ora più scenari: uno politico (chi controlla quel che accade presso la SIxT SpA?), uno giudiziario (abbiamo contezza di un esposto già presentato alla Procura della Corte dei Conti sulle vicende via via segnalate, mentre abbiamo notizia di altri esposti in fase di elaborazione), uno gestionale (chi dovrà e come potrà far fronte alla valanga di ricorsi che arriveranno? Che impatto avrà l’azione della SIxT SpA nei confronti del bilancio comunale dove c’è il rischio che vengano iscritti crediti inesistenti?). Di tutto questo abbiamo ampiamente parlato e a tutto questo aggiungiamo un’ulteriore considerazione: la questione va valutata anche nell’ottica della violazione dei diritti del contribuente – come ampiamente documentato dall’ex Sindaco Massimo Mazzilli nella sua intervista – e quindi in una prospettiva che travalica e amplia gli scenari prima evidenziati. Infatti, la vicenda “cartelle pazze a Corato” potrebbe non chiudersi tra quattro mura – in un dialogo tra Amministrazione e singolo contribuente – ma per le dimensioni che ha assunto e per le sue caratteristiche potrebbe rientrare nel campo di azione di un’associazione dei consumatori di livello regionale o nazionale. Dopo la “piovra”, “Miss Italia”, “l’angelo della morte” su RDS Radio Dimensione Suono (Audio) e sulla stampa… Corato e Corrado potrebbero assurgere nuovamente agli onori della cronaca regionale e nazionale per una questione veramente “fattizza”: staremo a vedere.
A fronte di quanto sta accadendo il Sindaco tace, l’Amministrazione tace, il Consiglio di Amministrazione della SIxT SpA tace, il neo Assessore alle risorse finanziarie Gennaro Sciscioli tace: tutti tacciono ad eccezione della SOGET SpA – socio privato della SIxT SpA – che ieri sera (Sabato 28/01/2023, forse in vista dell’ormai prossimo appuntamento domenicale con “Il Quarto Potere”… chissà) ha reso noto un avviso alla cittadinanza – senza data – in cui invita i contribuenti che intendano chiarire o rettificare gli avvisi di accertamento ricevuti a recarsi presso gli sportelli della SIxT SpA o ad inviare una PEC. Furia francese e ritirata spagnola? Oramai il danno è fatto e l’incomodo è tutto dei contribuenti che – tacciati di omessa o infedele dichiarazione – ora dovranno fare la fila per dimostrare di aver già pagato tutto o di non avere nulla da pagare. Vedremo poi nei fatti come si chiuderà questa vicenda che probabilmente farà molto parlare di sé anche al di fuori dei confini della nostra Città.