L’ANAC (Autorità Nazionale Anticorruzione) ha iscritto ASIPU srl nell’elenco delle società in house, ritenendola quindi idonea ad essere parte strumentale della Pubblica Amministrazione e nel caso di specie del Comune di Corato. E’ una buona notizia che pone fine ad una vicenda che non è esclusivamente di carattere formale: il tema è infatti la legittimità degli atti assunti da ASIPU srl in carenza o in pendenza dell’iscrizione nell’elenco della società in house. L’operato dei nostri Amministratori, Comune di Corato e ASIPU srl, è stato corretto dal 2020 ad oggi?
Innanzitutto dobbiamo osservare che il tema della qualifica di società in house di ASIPU srl è stato posto da Nadia Gloria D’Introno, capogruppo del PD, in Consiglio Comunale a più riprese, incontrando dapprima la sorda ostilità di tanti e poi progressivamente delle mezze ammissioni per giungere – alla chetichella – alla modifica dello Statuto di ASIPU srl per allinearla con i requisiti di ANAC senza dare preventiva e completa informazione al Consiglio Comunale.
Ciò posto, non si comprende fino in fondo l’esultanza del Sindaco e dei guardiani della rivoluzione che si sono sperticati in post autocelebrativi sui social rispetto ad un tema in cui senza l’apporto delle voci critiche che qua e là si sono levate starebbero ancora a “Caro amico…”. In ogni caso questa Amministrazione ci ha abituati a ben altro e, in fondo, la notizia è positiva per la Città per cui tutto sommato ci sta anche il giubilo generale.
Ci dispiace però e ci fa riflettere che al clima di festa e di esaltazione collettiva non partecipi proprio colui che è stato uno dei protagonisti della vicenda, l’avv. Renato Bucci – amministratore di ASIPU srl. L’ottimo Renato, solitamente magniloquente, è infatti completamente silente e non ha colto l’opportunità data da questa vicenda per rinfocolare la sua asperrima contesa con Narciso per il possesso dello specchio. Registriamo anche la risposta data sui social dal Presidente del Consiglio, la dott.ssa Valeria Mazzone, che alla domanda di un cittadino – “Ma l’iscrizione di ASIPU srl nell’elenco delle società in house sana anche il pregresso?” – avrebbe profferito in modo laconico il suo “Si”. Conoscendo la proverbiale preveggenza di cui la Mazzone dà continuamente prova durante la massima assise cittadina, siamo indotti a credere che quel “Si” vada meglio inteso come “No”. Renato Bucci tace, Valeria Mazzone parla per monosillabi… sono circostanze che non ci fanno stare tranquilli.
In questa vicenda esistono infatti tre momenti: ASIPU non ha i requisiti per essere iscritta nell’elenco delle società in house, successivamente ASIPU srl si allinea e fa richiesta di iscrizione, da ultimo ASIPU srl ottiene l’iscrizione. L’avvenuta iscrizione copre tutti e tre i momenti e quindi conferisce legittimità a tutti gli atti assunti dall’Amministratore di ASIPU srl dal suo insediamento ad oggi?
Su questo tema forse si eserciteranno i giuristi e probabilmente è per questo che l’ottimo Renato preferisce tenere un profilo molto basso (che deve andargli molto stretto). Non possiamo escludere infatti che qualche mente malevola stia analizzando ad uno ad uno i provvedimenti in questione per individuare un varco attraverso cui mettere sotto scacco il nostro eccellente Amministratore. Così considerata, proprio l’avvenuta iscrizione verrebbe a coincidere con l’inizio dei problemi e non con la loro fine, in quanto l’acquisizione di una data certa e l’inquadramento della vicenda metterebbero termine alle supposizioni e consentirebbero di determinare compiutamente il prima e il poi.
Se la questione dovesse prendere la via storta, ad essere uccellati sarebbero proprio i “tordi di prima calata”, prima inconsapevoli del dossier ANAC, poi plaudenti ad iscrizione avvenuta ed infine impaniati in una complessa vicenda giudiziaria che forse è più grande di loro.