Ho avviato questa rubrica, giunta oramai alla decima pubblicazione, parlando delle debolezze dell’attuale Amministrazione e individuandole soprattutto in una carenza di tipo culturale e filosofico. Il Sindaco e i suoi – dicevo – se hanno studiato la lezioncina sicuramente non la hanno capita: la cultura per essi non è strumento di azione, ovvero di analisi della realtà e applicazione di strategie, ma unicamente un repertorio da cui estrarre citazioni alla bisogna.
Dopo questo esordio mi sono reso conto che – per quel sentimento di equità che mi anima – era opportuno parlare non solo delle debolezze, ma anche dei punti di forza di questa Amministrazione: ecco quindi il contributo sul potere dei selfie o, in riferimento all’applicazione dei metodi di governo, l’articolo sul bastone e la carota.
Continuando per questa via e sperando di non scadere nell’adulazione, va osservato che il Sindaco in primis appare non solo dotato di poteri ma di veri e propri superpoteri che egli evoca quando necessario, chiamandoli in suo soccorso per dirimere le questioni o risolvere i problemi. Un po’ come accadeva nei cartoni animati giapponesi degli anni ’70 e ’80, il nostro Corrado, impegnato nella costante lotta contro le forze del male, chiama a gran voce le sue armi mentre le brandisce contro il nemico, piovra o polpo che sia: potere dei selfie, effetto annuncio, lente deformante… suonano un po’ come l’alabarda spaziale o il maglio perforante degli eroi della nostra infanzia.
Andiamo per gradi. L’effetto annuncio o – secondo altri – “il potere del verbo” fa da controaltare al potere dei selfie. Attraverso quest’ultimo – come dicevo – il Sindaco trasferisce il problema di cui si discute (inquinamento, traffico, atti vandalici…) dal reale al virtuale, scattandosi un selfie e dimostrando quindi che il problema non solo gli è noto, ma che addirittura lo ha già affrontato e risolto ponendolo nella dimensione virtuale dove la questione si autodirime in modo cibernetico.
Il potere del verbo invece è insito nell’uso stessa della parola come ci ricorda la tradizione runica. Se il Sindaco dice che intende “rilanciare” un servizio comunale è il potere del verbo che entra in funzione e il servizio si rilancia per forza endogena e non occorre dedicarci tempo, cure e impegno come accadeva in passato. Lo ha detto quindi è, senza disperdere ulteriori energie e con il plauso di tutti i sostenitori. Come appaiono piccoli e limitati quegli amministratori del passato che invece si applicavano nello studio delle questioni, cercavano il coinvolgimento e la condivisione di più persone, affrontavano riunioni e organizzavano incontri!
Può accadere – e purtroppo talvolta accade – che alcuni uomini, fomentatori di discordie e spregiatori del vero, per un gusto perverso si applichino nel dimostrare che se le nobili intenzioni erano quelle di rilanciare un servizio in realtà lo si è affossato oppure che in assenza di un atto tangibile quella tale procedura è ferma o inesistente. Anche in questo caso comunque il Sindaco è in grado di confondere costoro e restituire al diritto la sua forza: si evoca la lente deformante e questa entra subito in azione.
Le deboli critiche messe su “alla tienimi che ti tengo” dagli sparuti oppositori vengono scrutate in dettaglio e subito sono individuate le brecce su cui fare leva, magari con il supporto di qualche giornalista che nel frattempo è passato dalle arti del trivio a quelle del quadrivio: se il servizio dopo tanti giorni ancora non è attivo è perché ci sono i tempi tecnici (che prima erano ignoti), se la tale decisione già data per presa non è ancora riscontrabile in alcun atto ufficiale è perché l’atto c’è ma non si vede (obliterato nel sito Internet del Comune), se la talaltra iniziativa presentata come mirabolante si è rivelata una ciofeca chi può negare la maligna congiunzione tra Mercurio e Marte che è in atto ed ha esercitato il suo influsso? Si vuol mettere in discussione la dottrina delle influenze astrali?
Insomma ogni critica malevola ha una sua chiara risposta attraverso la lente deformante, risposta che disperde gli oppositori e rafforza la maggioranza.
Un Sindaco così superdotato avrà la fortuna che merita.