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Corrado a scuola da Mastrota

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Il nostro Sindaco, uomo dal multiforme ingegno, ha sempre tenuto a ricordarci chi fossero i suoi padri spirituali, attingendo di volta in volta a personaggi diversi tra loro e coprendo con disinvoltura un orizzonte che va da Francesco da Assisi a Ernesto Che Guevara.

Non pensavamo però che nel pantheon corradiano entrasse a buon diritto anche Giorgio Mastrota, personaggio televisivo e uomo di punta delle televendite nelle emittenti private. Accade infatti che Corrado manifesti la disponibilità e partecipi attivamente anche all’inaugurazione degli esercizi commerciali di vicinato, presentandosi con tanto di fascia tricolore e palafrenieri al seguito, con un atteggiamento che è a metà tra quello del moderno influencer e quello del “pazzariello” interpretato da Totò in “L’oro di Napoli”. Alla cerimonia di inaugurazione seguono poi le foto di circostanza e la pubblicazione delle immagini sul profilo Facebook del Sindaco, realizzando così quello che commercialmente si chiama un “bundle” – un “pacchetto” – che comprende: avvento del Sindaco con fascia tricolore e intrattenimento dei presenti, taglio del nastro, foto di rito e pubblicazione delle immagini sui social con appropriati commenti.
Noi – probabilmente fuori dei tempi – pensavamo che la presenza del Sindaco con fascia tricolore ed in grande uniforme fosse riservata all’inaugurazione di opere pubbliche ovvero ad avvenimenti anche promossi da privati ma di grande rilevanza per la collettività, ad esempio il varo di una nave, l’inaugurazione di una centrale elettrica, la realizzazione di un viadotto o di un’autostrada… ma Corrado ci ha ancora una volta superati sparigliando le carte.
Diciamo che in realtà Corrado le sta provando tutte per fare breccia nel cuore dei coratini ed in particolare di quei coratini che, dediti al commercio e alla imprenditoria, non hanno fino ad oggi gradito molto sia le sue elucubrazioni sia l’astio malcelato nei confronti delle attività economiche che molti dei suoi più stretti collaboratori manifestano. Abbiamo infatti più volte evidenziato che, al di là delle solite uscite nostalgiche ed estemporanee dei “bambini di Stalin” che pullulano nella CAP, la maggioranza consiliare è oggettivamente priva dell’apporto di Consiglieri o Assessori che vengano dal mondo dell’industria o dell’impresa, tranne una eccezione, mentre molti di coloro che si dichiarano liberi professionisti hanno presentato e pubblicato redditi (consultabili nella sezione Trasparenza del sito Internet del Comune di Corato) molto – ma molto – al di sotto della soglia della povertà. In sostanza, il mondo dell’economia e dell’impresa sembra oggettivamente e strutturalmente tagliato fuori da quelle che sono le dinamiche spontanee con cui i sostenitori di Corrado si sono uniti e hanno dato vita al progetto politico.
Aggiungiamo anche che i rapporti con il mondo dell’imprenditoria non sono stati certo agevolati dall’individuazione quale Assessore allo Sviluppo Economico e Attività Produttive di Concetta Bucci, avvocato non di ultima fama ma dal cui curriculum – pubblicato sul sito Internet del Comune – non evinciamo alcuna attinenza, neanche lontana, con la carica ricoperta.
Per Corrado insomma il mondo dell’imprenditoria sembra essere un oggetto da corteggiare ma al tempo stesso da tenere lontano in un altalenarsi di aperture forse esagerate (vedi permesso di costruire in zona B2 nei pressi di Viale Cadorna) e di chiusure anche inspiegabili (vedi il modo con cui è stata gestita la vicenda “Diamond”), quasi che il Sindaco ci tenga a dimostrare la sua alterità rispetto ad un qualcosa che non conosce (o finge di non conoscere) ma del quale subisce l’attrazione.
A latere della vicenda “Diamond” e come suo naturale epilogo, il Sindaco è stato poi messo sotto scacco da una nota a firma dell’AIC (Associazioni Imprenditori Coratini) che è stata inspiegabilmente pubblicata da un’unica testata locale, nota il cui titolo recitata testualmente: “Affermazioni dell’Amministrazione rischiano di offuscare l’immagine della comunità imprenditoriale coratina”.
Corrado, punto sul vivo, ha reagito da par suo, da un lato replicando allo scritto dell’AIC, dall’altro inaugurando il nuovo corso – il “bundle” di cui abbiamo detto prima – e utilizzando poi la pubblicazione delle immagini riferite all’inaugurazione di un negozio di vicinato per mostrare che concretamente il Sindaco è al fianco degli imprenditori. Una strategia comunicativa in cui alle tante sigle che Corrado cita continuamente quasi fossero parole magiche – REC, DPRU, PIRU, PIP, ZES… – si affianca il suo concreto e paterno abbraccio rivolto a tutti coloro che richiedono la sua presenza, unendo così la speranza che qualcosa accada con la testimonianza che sta a dire “io comunque ci sono”.
È così che Corrado sta evolvendo e pian piano sta cambiando il suo approccio. Aveva iniziato con le marce di lotta e di protesta di cui tanto ci ha parlato e procede in direzione del marketing, essendo però il viaggio lungo e faticoso ha pensato bene di fermarsi a metà strada e per ora si è dedicato alle marchette.

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