La nota è a firma di DIREZIONE CORATO-FORZA ITALIA-UDC
Nell’ultima seduta di Consiglio Comunale è stato compiuto un atto antidemocratico ed
illegittimo da parte della maggioranza.
I punti relativi al Bilancio di Previsione (Bdp) non avrebbero potuto essere discussi in
quella seduta, poiché proceduralmente illegittimi. Secondo norme di legge, la Giunta
Comunale predispone lo schema di bilancio e gli atti ad esso collegati soltanto dopo aver ricevuto gli indirizzi del Consiglio Comunale tramite l’approvazione del Dup.
Per questo motivo i consiglieri di Direzione Corato-Forza Italia e UDC non hanno potuto partecipare alla discussione dei punti chiaramente illegittimi. Infatti, tra i punti all’o.d.g. vi era sia l’approvazione del Documento Unico di Programmazione (DUP), sia l’approvazione del Bilancio di Previsione.
In pratica, la Amministrazione ha pensato bene di non tener conto delle leggi che tutelano la legittimità delle azioni nei Consigli Comunali e delle recenti sentenze del TAR in merito, rendendo di fatto assolutamente ininfluente il potenziale contributo di tutti i consiglieri al DUP, e precludendo ogni possibilità di confronto per la successiva stesura del Bdp.
Il consigliere Salerno ha più volte cercato di spiegare questo vulnus, ponendo una
semplice domanda: sulla base di quali indirizzi la Giunta ha elaborato lo schema di
Bilancio visto che il Consiglio Comunale non aveva ancora approvato il DUP?
Ma, si sa, non c’è peggior sordo di chi non vuole sentire.
Bisognerebbe consentire sempre e fermamente il confronto democratico e legittimo
quando si devono prendere importanti decisioni amministrative per il bene della città.
Corato non può e non deve tollerare qualsiasi atteggiamento che vada in senso opposto.
Sottolineiamo che da parte dei consiglieri di centrodestra non c’era nessuna intenzione di fare ostruzionismo, ma solo un invito a maggior cautela ad evitare l’annullamento di atti importanti per la città. Invitiamo il Sindaco, i Consiglieri, gli Assessori e tutti i cittadini a riflettere sul comportamento illegittimo e sprezzante di qualsiasi confronto democratico, in uno dei momenti più importanti e delicati della vita amministrativa della nostra città.