Home Politica Censura per critica e dissenso: per loro ogni mezzo è lecito

Censura per critica e dissenso: per loro ogni mezzo è lecito

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L’Amministrazione Comunale ha organizzato nei giorni scorsi (14 e 19 settembre 2023) l’iniziativa “Cos’è il bilancio comunale?”, iniziativa che si è articolata in due incontri con l’obiettivo di stimolare il dialogo con la cittadinanza, presentare i programmi dei vari Assessorati in vista della formulazione del bilancio di previsione, raccogliere proposte e idee provenienti dai cittadini.

Nella cornice del chiostro del Palazzo di Città i due incontri hanno visto alternarsi al tavolo dei relatori gli Assessori della Giunta De Benedittis che, coordinati dalla giornalista Mary Tota, hanno espresso il loro punto di vista e parlato del lavoro svolto, dedicando – questa è la nostra valutazione – una maggiore attenzione al già fatto piuttosto che al da farsi e quindi contraddicendo le premesse dell’iniziativa.
Al momento, senza entrare nel dettaglio dell’evento cui verrà dedicato un successivo approfondimento, ci preme portare all’attenzione dell’opinione pubblica quanto accaduto durante l’incontro del 19 settembre 2023 allorché ha preso la parola il prof. Gaetano Bucci, presente all’iniziativa a titolo personale.
Di seguito pubblichiamo in versione integrale il video dell’intervento del prof. Bucci, consentendo a ciascuno dei nostri lettori di valutare l’accaduto.

Il prof. Bucci, dopo un esordio in cui ha chiaramente evidenziato il clima ostile al suo intervento che si respirava in sala e di cui vi era già riverbero nei social, ha poi parlato della valenza dell’iniziativa che – a suo dire – non può essere rubricata quale “bilancio partecipato” per avviarsi alle conclusioni evidenziando le “incompatibilità etiche se non giuridiche” che minerebbero sin dall’inizio le basi dell’agire politico di questa Amministrazione. Il riferimento chiaro è stato alla presunta incompatibilità tra l’Assessore Felice Addario e il padre – Aldo Addario – Consigliere Comunale (argomento cui la nostra testata ha dedicato un approfondimento). A questo punto dell’intervento è successo il patatrac: un gruppo di persone non identificabili attraverso le riprese filmate ha iniziato a rumoreggiare, impedendo al prof. Bucci di continuare il suo discorso. Dopo che la moderatrice è riuscita a riportare l’ordine, il prof. Bucci ha ribadito che questi modi di cui si è avuto un chiaro esempio non argineranno la libera espressione del dissenso che si manifesta sui social.
Il prof. Bucci ha dichiarato inoltre di non essere disponibile alla “lapidazione”, preferendo semmai chiudere il suo discorso anzitempo, ma se di “lapidazione” si è trattato dobbiamo osservare che essa si è sviluppata anche sui social, dove la claque di De Benedittis ha continuato a dileggiare il prof. Bucci ricevendo anche l’esplicito consenso di alcuni componenti dell’esecutivo cittadino.
Nulla di nuovo a Corato: chi non si allinea al verbo che promana da Palazzo di Città, verbo che si incarna nell’attuale esecutivo, deve essere sminuito, offeso, intimorito e ridotto al silenzio. Ne fanno le spese i singoli, i gruppi e – soprattutto – le testate giornalistiche che vengono sottoposte al fuoco incrociato della delegittimazione (anche attraverso l’uso improprio delle querele: querele bavaglio?) e dell’isolamento provocato direttamente o indotto in maniera più sottile.
Questi sistemi rispetto a cui quanto accaduto al prof. Bucci costituisce un plastico esempio possono però intimorire alcune persone ma non altre, come soffi di vento possono essere utili cioè per spegnere una fiamma ma al contempo possono scatenare un incendio. Temiamo infatti che oramai la bomba sia deflagrata e che gli argini si siano rotti; non comprendiamo però come in questo clima si trovi a suo agio il Sindaco De Benedittis che in campagna elettorale ha fatto della pace, della nonviolenza e della mitezza le sue bandiere.
Il prof. Bucci, infatti, isolato dal resto dell’uditorio e aggredito con urla e schiamazzi, non ha trovato nel Sindaco che era presente all’incontro un interlocutore autorevole in grado di riportare l’ordine e inquadrare l’accaduto in una prospettiva di senso: De Benedittis ha taciuto, derubricando l’accaduto ad una gazzarra di poco conto e non tale da distrarlo dai suoi olimpici pensieri. Non vogliamo credere che il Sindaco abbia tratto piacere dal vedere il prof. Bucci, uno dei critici più accesi dell’attuale Amministrazione, ridotto a mal partito dalle grida di alcuni scalmanati, ma ci chiediamo: veramente possiamo continuare in queste condizioni inedite per la nostra Città e veramente qualcuno può credere – come lo stesso Sindaco ha affermato durante l’incontro del 19 settembre – che questo stato di cose possa durare non solo fino alla scadenza naturale della attuale consigliatura ma addirittura per i successivi cinque anni?

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