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Bovino all’Amministrazione: “Una scelta sbagliata e impulsiva l’appello al Consiglio di Stato contro la sentenza del Tar”

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Il Consigliere Vito Bovino non ci sta alla decisione di Palazzo di Città di proporre appello al Consiglio di Stato contro la sentenza del Tar Puglia che, accogliendo il ricorso di cinque consiglieri comunali di opposizione (Direzione Corato e Forza Italia), ha annullato il bilancio comunale di previsione 2021-2023 e gli atti conseguenti.

Bovino così come si legge in una nota – “la considera ancora una volta un’ennesima scelta sbagliata da parte dell’Amministrazione De Benedittis dettata da impulsività e incapacità amministrativa e gestionale. Impulsività perché non si è data lettura approfondita a quello che è il dispositivo della sentenza; il Tar ha evidenziato un principio generale che è quello della violazione del principio della programmazione e del rispetto delle minoranze consiliari nella discussione e approvazione di un documento così importante come il dup, dice chiaramente che ai consiglieri comunali non è stata data la possibilità di discutere separatamente tutto il bilancio, uno degli atti politici per eccellenza, precludendo quindi una prerogativa fondamentale del consigliere comunale ossia di conoscere, esprimere il proprio parere e quindi di partecipare alla vita amministrativa. Non è un interpretazione giuridica di qualcosa che si presta ad interpretazioni bensì una vera e propria violazione di un diritto sancito dal legislatore del testo unico”. “Incapacità” perché Bovino si chiede – “Come mai in altre situazioni come Regeneration home, debiti fuori bilancio, caso Asipu, piano industriale o pseudo piano industriale l’Amministrazione ha fatto leva sul parere dei dirigenti e questa volta invece no? Perché non ha tenuto conto del parere sfavorevole del dirigente circa il ricorso dinanzi al Consiglio di Stato? Perché a volte si segue il dirigente ed altre volte no? Cos’è questa politica dell’usa e getta? Questa politica a volte sì a volte NO?” – Il riferimento è alla decisione assunta “in piena autonomia ed in osservanza della normativa vigente” da parte della giunta dal momento che il dirigente del settore finanziario “contrariamente a quanto espresso e sostenuto nel giudizio di primo grado con il parere positivo alla costituzione in giudizio, riteneva superfluo proporre ricorso dinanzi al Consiglio di Stato”, di affidarsi alla consulenza dell’avvocato Andrea Sticchi Damiani del foro di Lecce per ottenere un parere legale scritto “sulla sussistenza o meno di motivazioni giuridiche più approfondite, volte a sostenere l’eventuale gravame da proporre avverso la sentenza”, ricevendo poi da quest’ultimo il via libera all’appello al Consiglio di Stato.

“Bisogna scomodare pure il Consiglio di Stato per dire che avete ragione voi, a tutti i costi? Quanto costerà ai cittadini questa scelta in termini economici e gestionali”? – chiede Bovino all’Amministrazione”? – rimarca il consigliere che continua – “Questo dimostra che non c’è una progettualità, una linea ben definita da parte dell’amministrazione, sarebbe bastato che avessero chiesto scusa e ritornare alla legittimità degli atti riapprovando quello che il tar aveva sanato evitando questi due contenziosi, avremmo evitato uno spreco di danaro pubblico, avremmo potuto risparmiare cosa come 40-50mila euro, somme che avremmo potuto destinare ad altre emergenze, magari quella sulla sicurezza quindi ancora una volta boccio la scelta errata dell’Amministrazione” – conclude Vito Bovino.

 

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