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Attilio Di Girolamo si ricandida alla segreteria del Pd: “Non lascio le cose a metà”

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“Non ho mai voluto lasciare le cose a metà, soprattutto quando ritengo che si debba fare ancora lo sforzo maggiore per completare un’idea o raggiungere un obbiettivo.
Per questo ho deciso di RICANDIDARMI alla guida cittadina del Partito Democratico”: sono le parole di Attilio Di Girolamo già coordinatore di circolo del Partito Democratico mentre si va verso il congresso cittadino previsto per domenica 12 febbraio.
“Il mio proponimento – si legge nella nota – è quello di continuare a dare una speranza a questa comunità che si rivede nei nostri principi, oggi disillusa da chi la vorrebbe svuotare.

Per me il PD rimane decisivo per il futuro del centrosinistra, per la salvaguardia dei diritti, per la rinascita di una Città come la nostra, che da troppi anni è ferma, vittima di un immobilismo culturale, politico ed economico che non ci deve appartenere.
Per fare questo non posso assolutamente ritenere ognuno chiuso nella propria idea e che il congresso che ci si appresta a celebrare, sia considerato un derby fra candidati e soprattutto fra le idee di come il Partito Democratico debba rapportarsi al governo cittadino. Il congresso, a mio avviso, deve essere considerato un dibattito dove le iscritte, gli iscritti, i costituenti, siano i veri protagonisti.

Questa idea è stata per me la spinta, la scintilla, che mi serviva per dimenticare tutte le delusioni e il senso di stanchezza nonché di solitudine che, come segretario, avvertivo a causa degli ultimi avvenimenti e candidarmi a riprendere un percorso politico che non può essere incentrato sull’io, ma che deve partire da poche e semplici parole: Militanti, Base, Idee, Identità.

Dobbiamo avere la volontà di affrancarci “dal leader solo e salvifico”, con la necessità che tutti noi, nessuno escluso, riprenda in mano il suo destino e torni a discutere, a proporre e a fare Politica.

Perché ogni decisione che prendiamo deve essere nostra e per il bene di tutti e tutto ció deve avvenire all’interno di un PD che continui a crescere per affermarsi con sempre più decisione nei ruoli che gli sono propri e che sia un laboratorio di buona politica, libero dalle catene di candidature imposte dall’alto, libero dal controllo sulla sua espressione.
Il Partito Democratico deve avere una sua identità e questa identità deve essere rispettata.

A chi mi chiede perché senza nessuna prospettiva di ricompensa sono di nuovo a mettermi in gioco, posso solamente rispondere che voglio ritrovare con un nuovo corso del Partito Democratico di Corato, linguaggi e lotte proprie del centrosinistra , confronto su temi sociali e comuni a tutti, creatività e impegno, non per se stessi, ma per i tanti.

Perché questo mi fa sentire meglio con me stesso e perché credo fermamente che certi valori debbano essere trasmessi a noi giovani, perché educhino al pluralismo e alla solidarietà.
Per questo mi appello a tutti gli iscritti affinché diano un voto consapevole, per loro, per la città e non solamente per il richiedente di turno.

Mi riprometto di fornire ulteriori indicazioni sul congresso cittadino” – conclude Di Girolamo.

 

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