Nella nota che segue, le domande del coordinatore cittadino dei Popolari con Emiliano
L’approvazione da parte del consiglio comunale di una serie di debiti fuori bilancio contratti nei confronti dell’ASIPU accende nuovamente i riflettori sulla diatriba che da tempo coinvolge l’azienda municipalizzata e l’attuale coordinatore cittadino dei Popolari con Emiliano, il rag. Cataldo Strippoli.
Da anni il professionista coratino, prima ancora di ricoprire ruoli politici, ha voluto vederci chiaro rispetto ad una gestione che egli stesso definisce «opaca» dell’azienda coratina. Egli stesso, in più occasioni, aveva richiesto di assumere un ruolo tecnico, senza per altro alcun tipo di compenso nell’azienda coratina o, qualora ciò non fosse stato possibile, di devolvere il compenso alla Caritas cittadina. Ruolo mai ricoperto benché si sia candidato formalmente ad ottenerlo e benché il sindaco sia dovuto ricorrere ad una riapertura dei termini della manifestazione di interesse a ricoprire incarichi per insufficienti disponibilità ricevute. «Ho fatto, come è mio diritto, richiesta di accesso agli atti ma ancora oggi dal Comune non sono giunte risposte? Perché questo? Perché un cittadino portatore di interessi non può essere messo nelle condizioni di conoscere cosa ha determinato la sua esclusione da un ruolo per il quale ha tutti i requisiti previsti dalla legge e, a tratti, anche superiori rispetto a chi è stato selezionato?»
Alcuni giorni prima che i consiglieri comunali arrivassero in aula, l’attuale amministratore unico dell’azienda, l’avvocato Renato Bucci, aveva inviato loro una missiva con la quale li informava della situazione economica dell’azienda. «Le disponibilità finanziarie della società non consentono, già a decorrere dal 15/10/2021, il puntuale adempimento delle obbligazioni contratte nell’ambito dei piani di rateizzazione dei debiti pregressi» scriveva Bucci, riferendo di avere il conto in rosso per circa 7mila euro.
Bucci evidenzia ulteriormente che «l’equilibrio finanziario (dell’azienda, ndr) è allo stato precario» e invita il consiglio comunale ad assumere decisioni circa il futuro della municipalizzata così da consentire l’elaborazione di piani strategici e di pianificazione per l’anno a venire.
Ancora più destabilizzante, circa il futuro dell’azienda, è quanto riportato dallo stesso Bucci nella relazione nella quale comunica che «Il bilancio 2020 dava atto nel conto economico di una perdita pari ad euro 465.437. Nella nota integrativa il cda segnalava che l’importo della perdita incideva in misura superiore ad 1/3 sul capitale sociale ed invitava il socio ad adottare ogni opportuno provvedimento. Il socio unico in sede di approvazione del bilancio deliberava di rinviare al successivo esercizio la copertura della perdita registrata».
A questo proposito Strippoli fa una serie di domande, prima fra tutte: «Come mai in sede di consiglio comunale non si è discusso di questi dati? Perché nessuno ha fatto riferimento alle relazioni dell’avvocato Bucci? E come mai nessuno ha sentito l’esigenza di spiegare come appianare questi preoccupanti debiti?»
E aggiunge: «I revisori cosa pensano di questa situazione? Anche loro hanno scelto di non esprimersi, come mai?».
Strippoli inoltre fa riferimento all’approvazione del bilancio 2020 da parte del consiglio di amministrazione dell’ASIPU. Nel verbale di approvazione non vi è alcun riferimento specifico alle perdite. «Come è possibile approvare un bilancio di questa natura? Il sindaco è stato presente all’approvazione di quel bilancio, e con lui anche l’assessore Muggeo e l’assessore Bucci: bene, che riferiscano alla cittadinanza su quanto è stato detto in sede di approvazione del bilancio visto che ciò che hanno lasciato agli annali è soltanto un raffazzonato verbale senza alcuna dignità».
E si appella all’ex candidato sindaco Vito Bovino: «Caro Bovino, intervieni! Fallo in nome di quei circa 800 elettori che ti hanno riconosciuto come loro candidato sindaco. Cittadini che hanno riposto la fiducia in te e che vogliono sapere sino in fondo qual è la reale situazione dell’Asipu».
Tra gli atti in possesso di Strippoli, e tra l’altro resi pubblici sul sito dell’Asipu, vi è il piano industriale proposto dall’amministratore Bucci. «Un piano dal quale non si capisce se ci saranno assunzioni… Una assurdità per una azienda che muove economia per oltre 15milioni di euro. E, a proposito delle spese sostenute dall’azienda, gli incarichi diretti affidati a prezzi non propriamente competitivi ci sarebbe da aprire un lunghissimo capitolo. L’aver ottenuto i documenti, averli analizzati mi ha portato a capire molti passaggi dell’azienda e a maturare ancor con maggiore consapevolezza l’idea che occorre per essa una guida attenta e competente» continua Strippoli.
«Ad ogni modo la mia battaglia affinché l’Asipu venga gestita nel massimo della trasparenza, con oculatezza e precisione, continuerà» conclude.