Amministrative Corato: se tutto va bene siamo rovinati…
Mancano circa due mesi alle elezioni amministrative e nulla sembra ancora delineato tra chi ha già espresso da tempo la propria candidatura e chi invece si riserva di palesarla aspettando fino all’ultimo giorno utile per ufficializzarla.
Allo stato attuale la frammentazione è più che palese.
Il numero dei candidati sembra aumentare di giorno in giorno se ne ipotizzano addirittura dieci e se si pensa anche a quelli che faranno parte delle varie liste, il numero sarà impressionante.
Il ballottaggio potrebbe essere più che certo, fare delle previsioni non è facile ogni coalizione ha la chance di raggiungere questo obiettivo, chi più chi meno, ma il rischio di ritrovarci dopo il 26 maggio in balia delle onde, è alto.
Fin da subito questa campagna elettorale è apparsa confusa e farraginosa, tra individualismi, ripicche personali, resa dei conti e voglia di protagonismo, ragion per cui i coratini rischierebbero di pagare un conto salatissimo.
Una riflessione va fatta sin da ora.
All’indomani del voto che quasi certamente vedrà due dei candidati confrontarsi al ballottaggio, da chi saranno sostenuti e in cambio di cosa daranno la loro preferenza?
Lo scenario di un consiglio comunale composto da vari gruppi consiliari esiste come altrettanto il rischio di ingovernabilità che, visti i risultati delle ultime due giunte (Mazzilli, Bucci), è più che un’ipotesi.
Se qualcuno dei candidati iniziasse a mettere in primo piano gli interessi reali della gente e non quelli personali, magari facendo un passo indietro e individuando una figura capace e soprattutto pulita all’altezza dei problemi della città sgombrando il paese da ogni nube di sospetti e intrallazzi, se tutto ciò accadesse quel qualcuno avrebbe la riconoscenza di tutti i coratini.
