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Amministrative 2020 – Vito Bovino: “conta ciò che si fa e non quello che si dice”

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Ieri 17 luglio, il candidato sindaco della lista Nuova Umanità, Vito Bovino in conferenza stampa ha riconfermato il suo impegno in vista delle prossime amministrative. Bovino ha aperto la presentazione citando Pavese:” conta ciò che si fa e non quello che si dice” sottolineando che proprio il motto pavesiano sarà alla base della sua linea programmatica in caso di salita a palazzo di città.

Denso ma conciso il suo intervento che ha evidenziato basarsi innanzitutto su valori etico morali prima ancora che politico amministrativi. L’azione del candidato Bovino si presenta come discorso antropocentrico basato sulla centralità della persona e su valori di trasparenza e lealtà i cui modelli di ispirazione sono la famiglia e la squadra, dove tutti operano concorrendo al bene comune.

La visione strategica dell’opera amministrativa secondo l’aspirante sindaco dovrà basarsi su tre capisaldi: diritti, azione quotidiana e futuro. Il candidato Bovino enumera i capisaldi principali del proprio programma elettorale: politiche sanitarie riguardanti il locale nosocomio, l’istituzione di un registro tumori, il diritto alla vita (citando il cardinale Bassetti e riferendosi al problema della bassa natalità), diritto alla sicurezza, all’istruzione e alla cultura, diritto all’ambiente e allo sport, diritto a fare impresa.

Gli interventi primari saranno rivolti alle evidenti problematiche di viabilità e manutenzione stradale, all’edilizia scolastica necessitando gli edifici scolastici cittadini di spazi per ampliare l’offerta didattica, all’efficientamento energetico e alla sicurezza, all’arredo urbano e alle strutture cimiteriali.

Bovino pone la sua visione dell’amministrazione comunale in una logica del “buon pater familias” mirando a garantire il principio di sussidiarietà che garantisca una presenza costante della squadra di governo pronta ad accogliere le istanze della popolazione. In chiusura il candidato ha sottolineato alcuni punti di intervento primari: creare progetti, intercettare fondi e finanziamenti, implementare turismo religioso e sagre, valorizzare l’agricoltura, il tutto con una gestione imprenditoriale della classe politica nostrana che deve adeguarsi al cambiamento dei tempi e delle esigenze amministrative sviluppando una nuova visione del “fare politica”, ponendosi al servizio della comunità.

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