“Non mi definisco “uno scrittore”, non lo sono di certo”
Allora perché scrivere questo libro, dal titolo un po’ bizzarro?
Giuseppe Carlucci, Guida Ambientale Escursionistica e fotografo naturalista, per la prima volta mette nero su bianco le storie, un po’ vere e un po’ di fantasia, nel libro “99 cani ed un lupo”.
“Si intitola così – racconta Giuseppe Carlucci – semplicemente perché raccoglie le storie, proprio di 99 cani ed un lupo (Biagio) incontrati in modo del tutto casuale nel Parco Nazionale dell’Alta Murgia nel corso degli ultimi otto anni del mio perenne girovagare tra le brulle colline murgiane per lavoro o per puro diletto con la macchina fotografica tra le mani cercando un raro soggetto o un paesaggio da immortalare. Spesso partivo da casa con il desiderio di riuscire a scattare foto di fauna o flora particolarmente interessanti e non comuni, ma il più delle volte tornavo a casa senza aver fatto neanche uno scatto”.
Che importanza ha quello scatto mancato per un fotografo naturalista?
Fare fotografia naturalistica è un po’ come collezionare le figurine dei calciatori, cerchi sempre il soggetto che manca alla tua collezione, lo scatto mai realizzato. È accaduto così che, non trovando la “figurina” mancante, ho iniziato a scattare foto a cani randagi o di masseria che in varie occasioni avevo incontrato nel corso dei miei peregrinaggi. A volte, anzi spesso, quando li incontravo mi fermavo ad osservarli, ho anche iniziato a portare con me del pane raffermo da dare a loro, dando origine così a una specie di empatia con molti di loro. Alcuni sono rimasti sempre diffidenti altri invece dopo i primi tempi in cui si mostravano poco inclini a fare amicizia hanno iniziato a fidarsi e a venirmi incontro quando mi vedevano.
Cani randagi, Giuseppe e una macchina fotografica, come nasce l’idea del libro?
Un giorno, ho iniziato a pubblicare le loro foto su facebook, accompagnando ciascuna immagine con un breve racconto, e da subito queste storie hanno ricevuto un vasto consenso da parte di molti amici che mi hanno esortato a raccoglierle in un libro.
“99 cani e un lupo” Perché?
Il libro avrebbe dovuto intitolarsi “I miei migliori amici”, ma poi c’è stato l’incontro con Biagio, un giovane lupo incontrato proprio il 3 febbraio del 2016 giorno di San Biagio, e così il titolo.
Nelle prossime settimane il libro sarà pubblicato da FOS Edizioni di Corato e – spero che la lettura delle storie narrate nelle sue pagine possa farvi compagnia ed allietarvi in questo momento non particolarmente felice per il nostro Paese – conclude Giuseppe.