Una settimana costellata di eventi che hanno arricchito un’offerta formativa già vasta e variegata. Un cammino appassionante e coinvolgente sul sentiero lastricato di verità, giustizia e legalità, con tappe tutte interessanti e decisive che rilanciavano alla successiva.
La “Settimana della Cultura” dell’I.I.S.S. “Oriani-Tandoi”, che si è tenuta dal 21 al 26 marzo, fortemente voluta dalla dirigente, prof.ssa Angela Adduci e dal suo staff, non poteva non riscuotere un grande successo di pubblico e consensi, in virtù dell’elevato spessore degli eventi, che si sono alternati fra i due plessi dell’Istituto.
L’incipit è stato l’incontro con le delegazioni scolastiche turca e rumena unite in gemellaggio grazie al Progetto Erasmus+; poi, con la scrittrice Paola Mazzilli si è discusso del suo romanzo “Io sono Medea”; l’immunologo Saverio Nenna ha acceso i riflettori sulla sorte degli ammalati rari; i cronisti Giampaolo Balsamo, Michele Varesano e Piero Ricci, presidente dell’Ordine pugliese, hanno illustrato i rapporti fra giornalismo e politica, con un’incursione in Ucraina tramite l’inviato Rai Leonardo Zellino; con la celebre chef Anna Ciccarone si è parlato di pesci e sistemi di pesca nel Mediterraneo; il Maestro Domenico Molinini ha scandagliato da par suo i misteri del linguaggio musicale le professoresse Giorgina e Mariantonietta Specchia hanno donato una “lectio magistralis” sulla perfetta identità fra ricerca e vita; l’architetto Giuseppe Fallacara ha svelato i segreti di quell’affascinante enigma lapideo che è Castel del Monte; la senatrice Anna Bruna Piarulli, il magistrato Giannicola Sinisi e don Riccardo Agresti hanno insegnato che un’altra strada è possibile per chi nella vita ha compiuto un errore anche grave; letteratura e arte nella “Divina Commedia” sono stati lumeggiati in modo esemplare da Franco Leone; il generale di corpo d’armata Giuseppenicola Tota ha raccontato la storia luminosa e paradigmatica del suo “collega” Maurizio Lazzaro de’ Castiglioni che mise in salvo centinaia di ebrei dallo Sterminio; il fotoreporter Lorenzo Scaraggi ha condotto per mano i ragazzi sui luoghi delle tante, troppe guerre nel mondo; dulcis in fundo, il professor Giovanni Bachelet, con pensosa pacatezza, ha contribuito a scrivere una pagina di storia in ricordo dell’amato padre Vittorio, docente universitario ucciso dalle brigate rosse nel 1980.
Insomma, sette giorni di esperienze edificanti per la comunità scolastica coratina.