Quanto sono antipatici quegli esordi che suonano da subito come rimproveri. Ti spingono il sopracciglio con un movimento meccanico verso nord e ti mettono su una comprensibilissima posizione di difesa, quasi con la carabina tra le mani pronti a fare bang!
Eppure signori, “ve l’avevamo detto!”. E già da tempo, in realtà. Senza sbagliare nemmeno della fogliolina di basilico sulla classica margherita.
Perché mica occorrono sfere di cristallo o doti da chiaroveggenti di primo pelo per certe sensazioni.
Avevamo profetizzato che “Quattro Passi” avrebbero fatto bene un po’ a tutti e così è stato.
E niente. Leonardo, il piccolo Mallardo col baffetto da sparviero di Corso Garibaldi, ha sferrato il suo primo colpo da fuoriclasse e ha centrato l’obiettivo.
E va bene, mettici che la fortuna stava facendo proprio quel giro, mettici pure che the brother del piccolo ristorante nel cuore cittadino non se ne sta tutto il santo giorno con le mani in mano ma in pasta, ma l’investitura è arrivata dall’alto. Fumata bianca, bianchissima per la pizza di Quattro passi.
Lo dice l’Associazione Operatori e Consumatori della Ristorazione Italiana che, in collaborazione con la guida “pizza in the world – talent story“, ha individuato sul territorio internazionale 500 realtà a cui riconoscere l’attestato di merito d’eccellenza. Ora è ufficiale, il nostro Leonardo con la pizza è un campione.
Un riconoscimento che inorgoglisce una intera famiglia. Una spinta forte a continuare sul tracciato faticoso che pian piano sta portando la squadra 4×4 a risultati probabilmente in un primo momento inaspettati.
Evviva Quattro passi.