Home Economia Una classe politica coratina non all’altezza degli imprenditori locali

Una classe politica coratina non all’altezza degli imprenditori locali

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Corato è una realtà che fa invidia a tutto il sud-Italia, da fonti economiche autorevoli risulta che la nostra città grazie alle aziende presenti sul nostro territorio produce un fatturato tra i più alti dei comuni del mezzogiorno, grande merito va alle attività pluri-settoriali dove una parte rilevante va al settore agro-alimentare, (pastifici, molini, caseifici, cantine, GDO e frantoi) oltre ad aziende che operano nei settori dei trasporti e logistica, metalmeccanica, riciclo, ecologia e servizi.

Sono aziende che in molti casi hanno sviluppato con successo le loro attività solo grazie al loro intuito imprenditoriale, sacrificio e abnegazione e che rende noi coratini non solo orgogliosi delle nostre imprese ma anche fiduciosi per il futuro delle nuove generazioni in termini di occupazione e di crescita professionale.

Quello che però appare a molti come la Brianza del sud purtroppo non trova risconto nella classe politica locale che negli anni non è stata all’altezza di supportare a 360° gli imprenditori che operano e creano ricchezza per tutta la comunità. Negligenza e poco senso di responsabilità, non di certo attribuibili a chi fa impresa, sono stati il più delle volte il filo conduttore di una storia politica che è sotto gli occhi di tutti basta guardare ciò che accaduto con l’ultima, anzi mai nata, amministrazione D’Introno che ci ha consegnato per il secondo anno consecutivo, dopo quella di Mazzilli, nelle mani del commissario prefettizio.

Lo sviluppo della zona industriale in tutti questi anni ha visto sì la nascita di tante aziende ma senza un vero e proprio criterio di piano urbanistico industriale. La nascita di capannoni a macchia di leopardo su diverse zone periferiche ha reso impossibile la realizzazione di opere strutturali centralizzate per offrire i servizi alle imprese.

Lo stato attuale della zona industriale inoltre non può vantare di essere un buon biglietto da visita per chi arriva da fuori considerando le strade disastrate ormai diventate, a tratti, vere e proprie voragini che rendono difficoltosi la viabilità e l’accesso alle aziende oltre all’assenza di un’adeguata illuminazione.  In alcuni casi mancano persino i servizi più importanti come una rete fognaria e ovviamente un servizio di trasporto efficiente che permetterebbe ai lavoratori e non solo di raggiungere il proprio posto di lavoro evitando l’utilizzo dell’auto quindi meno ingorghi e soprattutto meno inquinamento.

Adesso non ci resta che aspettare le amministrative della prossima primavera sperando che sboccino dei politici all’altezza dei nostri imprenditori e non fiori già appassiti.

 

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