Olio Levante presenta all’ufficio ICE di Tokyo l’olio EVO italiano e selezione dei suoi olii, a seguire la degustazione di antichi sapori della capitale nipponica. Doppia promozione per Andria
Olio extravergine di oliva e cucina andriesi sugli scudi in Giappone. Importatori, operatori economici e giornalisti giapponesi hanno infatti partecipato a Tokyo, giovedì 4 settembre, nella sede dell’Istituto per il Commercio Estero (ICE), al seminario informativo del gruppo olivicolo-oleario Levante di Andria sulle caratteristiche dell’olio extravergine di oliva italiano e presentato l’ultima novità di prodotto, “Fenolio”, olio Evo ad alto contenuto di polifenoli.
Al seminario, dove era presente l’ambasciatore d’Italia in Giappone, Benedetti, è seguita la degustazione finale di prodotti tipici della cucina andriese, curata da Antichi Sapori di Tokio che ha la stessa stagionalità ed ingredienti di piatti seguita nell’iconico ristorante fondato da Pietro Zito a Montegrosso. Una doppia super promozione, dunque, sia dell’oro giallo di Andria che della cucina tipica della città, resa possibile dal programma di valorizzazione dell’olio Evo italiano varato dal FOOI (Filiera Olivicola Olearia Italiana) e di cui il gruppo Levante è azienda capofila. Di questo programma chiamato “Olio EVO”, l’amministratore unico di Levante, Riccardo Cassetta – quarta generazione dell’azienda fondata nel 1902 e cresciuta fino ad esportare in 53 paesi sparsi nel mondo – ha illustrato gli obiettivi, ovvero migliorare il grado di conoscenza dell’olio Evo, aumentarne la competitività e il consumo, spiegare le differenze e le garanzie offerte dai prodotti a denominazione.
Nel corso del seminario si è tenuto anche un panel di degustazione di una selezione di olii Levante made in Italy, curata dall’esperta di olio di oliva, Himeyo Nagatomo. La presenza in Giappone dell’azienda andriese è storica, risale al 1997, avviata da Nicola Cassetta, e si è consolidata nel tempo grazie alla Kyodo International, importatore storico, e ad iniziative come la partecipazione a fiere, incontri con gli operatori della Gdo, con la stampa specializzata, cooking show, degustazioni.
La scelta del Giappone come focus paese del programma del FOOI non è stata casuale: l’import di oli di oliva dall’Italia verso quel mercato è infatti passato, secondo il COI (Consiglio Oleicolo Internazionale) dalle 4 mila tonnellate degli anni ’90 fino alle 60 mila del 2024, segno dell’impegno assicurato dal comparto oleicolo italiano per far crescere l’Evo tricolore sulle tavole giapponesi.
“Il nostro ingresso nel mercato giapponese – ha spiegato durante l’incontro a Tokio, Riccardo Cassetta, anche nella veste di vice presidente nazionale di Federalimentare- è stato graduale e lungimirante contribuendo ad incrementare i consumi di olio in quel paese, in particolare di olio Evo della Puglia. In quel mercato, attentissimo alla qualità e alle proprietà salutistiche e nutrizionali, ci è sembrato doveroso presentare anche Fenolio, olio Evo alleato del benessere quotidiano, grazie agli effetti positivi dei polifenoli dell’olio sul microbiota intestinale e nella protezione delle cellule neuronali”.