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La Corato che non piace più ai coratini…

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L’estate sta finendo… cantavano i Righeira

E Corato si gode gli ultimi strascichi di questa stagione che dolente o nolente prima o poi dovrà cedere il passo all’autunno.

Proviamo a tirare le somme!

Come è stata vissuta dai coratini l’estate 2019? Corato è la stessa città di un tempo o ha subito dei cambiamenti? E soprattutto come è andata l’economia ruotata intorno alle attività commerciali cittadine?

Un “Merci beaucoup” è d’obbligo ai francesi, la cui presenza quest’anno, tra i forestieri, è stata la più cospicua e a detta di alcuni commercianti, come una manna dal cielo, è stata una boccata d’ossigeno per le loro vendite.

Indubbiamente un’estate partita col freno a mano tirato, le temperature che stentavano a salire; per bar, ristoranti, pizzerie e locali la questione dehors, tra smonta e monta e chi ha dovuto arrangiarsi alla meglio, non è stata favorevole a un buon inizio e un’amministrazione che, nella confusione più totale, sicuramente non ha dato risposte alle esigenze degli esercenti che probabilmente hanno proseguito nella loro attività armandosi di forza e coraggio, senza contarci più di tanto.

Ma finalmente quando l’estate è entrata nel vivo, se da una parte, e per fortuna, quella della movida è decollata tra serate organizzate davanti ai locali dagli stessi e qualche evento organizzato in centro e alla fine è andata abbastanza bene, dall’altra a viaggiare un po’sul filo del rasoio sono state le attività commerciali.

A riguardo, ho intervistato alcuni gestori (in particolare quelle ubicate nel centro della città) e ho posto a loro qualche domanda da cui sono emerse diverse situazioni.

Per alcuni gestori, ad esempio, la stagione non è stata così catastrofica né tantomeno il periodo dei saldi ha incrementato o diminuito le vendite grazie a una clientela fidelizzata che normalmente frequenta i loro negozi ed è sempre la stessa ormai da molti anni.                                                                                                                              Per altri, invece, è evidente una differenza di abitudini negli acquisti rispetto agli anni passati dovuta ad alcuni cambiamenti maturati nel tempo che non favoriscono l’economia locale.

I coratini preferiscono fare acquisti in altre città, in particolare nei centri commerciali o addirittura on line, comodamente da casa ecco perché a risollevare ed incrementare le vendite, complici anche i saldi, durante l’appena trascorsa stagione, è stata proprio la presenza di un numero elevato di forestieri.

Inoltre è emerso che la gente preferisce evitare di fare acquisti nel centro della città anche a causa della mancanza di posti disponibili per il parcheggio della propria auto, ragion per cui spesso sceglie il centro commerciale al negozio in città.

E su questo qualche soluzione va sicuramente trovata, semmai un giorno avremo un governo cittadino, ma nel frattempo i coratini non farebbero male a lasciare l’auto a casa o perlomeno a rinunciare di arrivare in auto fuori dal negozio scelto per gli eventuali acquisti.

Ce lo auguriamo!

 

Risposte diverse, dunque, sono date da questi commercianti, pur svolgendo la loro attività nella stessa città.

Ovviamente non hanno perso l’occasione di esternare qualche lamentela riguardo una città sempre più “fantasma” colpa soprattutto di una politica che la sta conducendo sempre più nel baratro.

Corato è diventata una città sporca, poco sicura, in totale stato di abbandono e priva di iniziative.

Ma è sulla sicurezza che avvertono un serio rischio: Corato deve tornare ad essere la città che era un tempo, la gente deve potersi sentire al sicuro per strada e noi pure all’interno delle nostre attività commerciali, senza temere di essere derubati davanti agli occhi di tutti.                                                                                                     

Sicuramente occorre un impegno da parte nostra per risollevare le sorti della città, quel che oggi rimane è:

una Corato che non piace più ai coratini…

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