Home Economia Il biometano da sottoprodotti agricoli e l’impianto Sorgenia di Terlizzi

Il biometano da sottoprodotti agricoli e l’impianto Sorgenia di Terlizzi

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Il tema della disponibilità di combustibili liquidi o gassosi è recentemente diventato di grande attualità a seguito della guerra in Ucraina e delle conseguenti potenziali difficoltà di approvvigionamento dei combustibili fossili provenienti dalla Russia. Quando il Lions club Castel del Monte host insieme con il Lions Club Ruvo Talos hanno deciso di organizzare il meeting divulgativo che si terrà il 29 Aprile a Ruvo di Puglia presso la Sala dei Concerti in Via Giordano Bruno 1, la Russia non aveva ancora invaso l’Ucraina e, anche se i prezzi del gas naturale stavano crescendo, non ci si aspettava certamente una crisi così significativa come quella che stiamo vivendo, l’obiettivo fondamentale era semplicemente fornire un servizio di informazione e divulgazione alle comunità locali relativamente all’impianto di produzione di biometano che la società Sorgenia Biopower S.r.l. ha progettato e per il quale sta richiedendo l’autorizzazione per la sua realizzazione nella zona agricola del Comune di Terlizzi.

Il progetto prevede la realizzazione di un impianto per la produzione di biogas mediante la digestione anaerobica di sottoprodotti agricoli, in cosiddetta filiera corta, ossia prodotti nelle immediate vicinante dell’impianto di trasformazione, che, dopo essere stato purificato viene raffreddato fino a farlo diventare liquido in modo che possa essere più agevolmente trasportato verso l’utilizzo finale previsto, che è quello di combustibile per l’autotrazione.

La digestione anaerobica non è altro che la fermentazione in assenza di aria di materiale organico che produce un gas composto da metano ed anidride carbonica. L’anidride carbonica viene separata mediante filtrazione con membrane altamente selettive in modo da ottenere due correnti gassose:una composta dal solo metano, una composta dalla sola anidride carbonica. Sia il metano sia l’anidride carbonica sono poi liquefatti per essere trasportati verso gli utilizzatori finali.

I sottoprodotti agricoli che si prevede di utilizzare sono: la sansa vergine di olive da processo di estrazione a due fasi, la pollina derivante da allevamenti in lettiera e sottoprodotti di ortofrutta.

Come sempre accade in queste circostanze, la scarsa cultura tecnica del cittadino medio lo rende facilmente influenzabile e strumentalizzabile dalla propaganda politica a favore o contraria che può portarlo verso convinzioni prive di fondamenti tecnico-scientifici. In questa ottica si inserisce l’iniziativa dei Lions Club Castel del Monte e Talos che intende cercare di fare chiarezza sulla iniziativa fornendo informazioni il più possibile basate su evidenze tecniche e scientifiche, senza trascurare gli aspetti di integrazione territoriale e ricadute socio economiche sul territorio. All’evento parteciperà Lorenzo Recchi della società proponente dell’iniziativa, Claudio di Iaconi del Consiglio Nazionale delle Ricerche che chiarirà gli aspetti tecnico-scientifici, Andrea Pugliese che illustrerà le tematiche ambientali e i due sindaci di Ruvo di Puglia e Terlizzi che illustreranno i sentimenti degli abitanti dei due paesi più vicini all’impianto in fase di autorizzazione.

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