A scrivere è Franco Cannillo, imprenditore coratino, classe ’52, detto Franco, presidente e amministratore delegato del Gruppo Cannillo, holding che opera nei settori della grande distribuzione organizzata, dell’industria agroalimentare, della logistica e del real estate che negli oltre 50 anni di carriera ha segnato gli annali del commercio nel Sud Italia, rendendosi protagonista di una storia di crescita e sviluppo, che lo ha condotto sempre più lontano e sempre più vicino al suo territorio.
Destinario della sua missiva divulgata attraverso i social è Corrado De Benedittis, Sindaco del Comune di Corato, in cui pone delle riflessioni sul mondo imprenditoriale della nostra città avanzando un progetto di sinergia tra realtà imprenditoriale e amministrativa, affinché anche la nostra Corato possa farsi trovare pronta all’appuntamento con il suo futuro.
Lettera aperta a Corrado De Benedittis :
“In questi giorni la redazione di Repubblica ha scritto uno splendido articolo sul decentramento imprenditoriale dalla città capoluogo alla provincia, facendo una carrellata delle eccellenze imprenditoriali regionali ed elogiando la leadership economica della nostra Corato.
Questa peculiarità, che non è certo frutto del caso ma dell’impegno costante degli imprenditori della nostra comunità, confido sia riconosciuta e apprezzata da tutta la cittadinanza.
Purtroppo non possiamo dire la stessa cosa della presenza di coratini in posizioni di rilievo nelle istituzioni e negli enti: nella classifica delle città meglio rappresentate a livello provinciale, regionale e nazionale spiccano Comuni a noi vicini, mentre Corato latita ormai da parecchi anni.
La conseguenza è che, pur essendo un polo che contribuisce in maniera rilevante al PIL della Regione, rischiamo di essere sopravanzati da altri Comuni “concorrenti” nella distribuzione delle risorse.
Una condizione che non possiamo permetterci, tanto più che a breve verranno elargiti i finanziamenti derivanti dal PNRR, destinati esclusivamente agli investimenti che siano realizzabili in tempi brevi e che quindi siano già allo stadio della progettazione esecutiva.
Cosa fare, allora, per tentare di colmare una lacuna istituzionale che richiederebbe anni di impegno “bipartisan” prima che si intravedano i primi risultati?
Come imprenditore innamorato della nostra città immagino un percorso corale, pubblico-privato, in cui le “eccellenze produttive” della nostra città, insieme all’Amministrazione, individuino i grandi interventi in grado di proiettare la città nel futuro.
Da parte delle imprese (e delle loro fondazioni e associazioni) non mancherà il supporto economico per finanziare la fase di progettazione, affidando gli incarichi a professionisti di chiara fama e in grado di svolgere l’incarico in tempi brevi.
All’amministrazione il compito di sbrogliare la matassa della burocrazia.
Corato potrà così farsi trovare pronta all’appuntamento con il suo futuro”.