Nel pomeriggio di giovedì 17 giugno la Cooperativa Terra Maiorum, nella sua consueta assemblea dei soci moderata da Vincenzo Magistà, direttore di Telenorba, ha approfondito il tema della olivicoltura coratina e regionale, a partire dai saluti del presidente della Cooperativa stessa, Pino Caldara.
In un particolare momento come questo, il lavoro sinergico di cooperative e consorzi dà maggiore forza ai produttori che riescono così ad ottenere prezzi più elevati per l’ olio extra vergine locale. Giovanni Bucci, presidente della Cooperativa di Ruvo e vicepresidente di Oliveti Terra di Bari, ha sottolineato i passi avanti fatti dalla filiera locale grazie anche ad Italia Olivicola e alla Cia.
Gennaro Sicolo, Presidente Oliveti Terra di Bari, sta lavorando anche per la sostenibilità cioè l’utilizzo della sansa che può diventare una vera e propria risorsa, e per contenere il grande pericolo della xylella. “Fondamentale è l’interprofessione, cioè quel sistema di sinergia da creare tra produttori, industria e grande distribuzione. Con grande veemenza e passione egli ha sottolineato l’importanza nel seguire le indicazioni per bloccare la xylella, nel dare sostegno alle aziende agricole che danno lavoro e che unite in consorzi e cooperative consentono di raggiungere nuovi mercati internazionali. Il plafond europeo dà la possibilità di spendere al meglio nelle interprofessioni, poiché noi realizziamo il 40% della produzione, che alimenta grande distribuzione, commercio e industria. Riguardo alla qualità dell’olio, il valore dell’ acidità dell’extravergine ora fissato a 0,8 può essere abbassato a 0,6, ma il panel test non si tocca. Il contenuto degli etil esteri, che ora arrivano a 15, si possono passare a 25 in modo da impedire l’ ingresso sul mercato di oli esteri di bassa qualità. Ricordiamo che la pianta dell’ ulivo assorbe molta CO2, e questa costituisce un’ulteriore opportunità per le aziende, come le biomasse e il biometano”.
Donato Pentassuglia, Assessore all’Agricoltura della Regione Puglia, ha ribadito che i terreni vanno arati, che la regione Puglia merita più rispetto, fronteggiando anche la delinquenza contro imprenditori agricoli, attraverso la videosorveglianza a tutela del comparto agricolo. I lavoratori del settore sono sempre più verso la cooperazione, anche per cancellare il disequilibrio tra nord e sud. La filiera è costituita da una politica di organizzazioni e associazioni di controlli sulle frodi, dalla competenza nei concorsi, dall’attenzione a nuove professioni. Il comitato scientifico per la xylella pone sempre più attenzione sui territori, ma occorrono riforme sui consorzi, regole per il riutilizzo delle acque reflue, il libretto sanitario unico dei lavoratori e maggior digitalizzazione per stare sui mercati internazionali. L’ambiente va tutelato e valorizzato e con i nuovi bandi saranno possibili almeno 1200 nuovi insediamenti.
Paolo Mariani presidente della FOOI( filiera olivicola olearia italiana) con Unapol , Aifo, Italia Olivicola rappresentati dai rispettivi presidenti Gennaro Sicolo, Tommaso Loiodice ed Elia Pellegrino, con Assofrantoi presieduta da Anna Cane ribadisce che la filiera serve a salvaguardare e valorizzare il prodotto e risolvere i problemi connessi anche alla sostenibilità dei frantoi. Va trovato un sistema per determinare il prezzo dell’olio che non danneggi nessuno; inoltre l’interprofessione esige accordi e regole.
Carmelo Rollo, della LegaCoop ha sottolineato la resilienza del sistema cooperativo: occorre una programmazione, una visione, anche per le nuove generazioni, per le donne, occorre formazione, sicurezza anche attraverso i droni nelle campagne , serve ricerca e innovazione.
Anna Cane, presidente gruppo olio d’oliva Assitol rappresenta l’industria che si trova tra produttori e consumatori, rimarca: “La responsabilità sullo scaffale dipende dal produttore e dal trasformatore, ma viene posta poca attenzione alla conservazione: l’olio e’ molto delicato! Occorrono giovani e formazione in agricoltura!”
Gaetano Bonasia, Finoliva Global Service, che ha porto i saluti del presidente Fracchiolla, commercializzando olio 100% italiano ha sottolineato che bisogna captare ciò che il mercato chiede e trasferirlo alla filiera, ampliando il concetto di biodistretto con i comuni, con tracciabilita’ fino al campo e contratto di filiera.
Dino Scanavino, Presidente Cia Agricoltori Italiani, ha evidenziato che in quel luogo di lavoro c’erano già tutti coloro che possono portare avanti il settore che la pandemia ha reso più forte. I problemi dell’agricoltura però sono innumerevoli, dai fenomeni atmosferici alle malattie delle piante, fino al continuo adeguarsi e rinnovarsi ai tempi e alle tecnologie anche per la commercializzazione.
Dario Stefano, Presidente Commissione Politiche UE Senato, ha concluso affermando che occorre una legge sulla cooperazione agricola. Nel mezzogiorno ci sono tanti circa 800 miliardi da impegnare entro il 2027 con la Next Generation da spendere bene, creare effetti di sistema: bisogna rigenerare il territorio salentino e proteggere l’ attuale produzione, rigenerare le cooperative rimaste indietro senza un progetto industriale. La pandemia è servita a rinnovare il modo di stare insieme. La filiera, la cooperazione devono diventare modello organizzativo, poiché il futuro è nelle cooperative!