Sarebbero state utilizzate due armi da fuoco nell’agguato avvenuto ieri in via Nicola Salvi a Corato costata la vita al 50enne Nicola Manzi e il ferimento di suo fratello Michele.
É quanto emerso dai primi rilievi effettuati dai carabinieri a cui sono stare affidate le indagini coordinate dalla Procura di Trani.
La vittima è stata freddata sotto gli occhi della moglie con cui si trovava in strada insieme al fratello, quando da un’auto in corsa con a bordo tre persone, probabilmente componenti della stessa famiglia, si sarebbe aperto il fuoco.
Non si esclude che gli inquirenti siano già sulle tracce degli autori dopo aver raccolto le testimonianze dei presenti in strada e della moglie della vittima e scandagliato le camere della zona.
L’efferato episodio che potrebbe inquadrarsi in un regolamento di conti tra famiglie criminali rivali ha terribilmente scosso la cittadinanza che da tempo avverte uno stato di insicurezza a Corato.
“Gli spari di questa sera sono una ferita per l’intera città – si legge in una nota social diffusa nella tarda serata di ieri dal primo cittadino De Benedittis – Corato non si piega a questa violenza efferata e gratuita però non può essere lasciata sola, come non possono essere lasciati soli tutti i comuni di questo nostro territorio.
Da tempo, i sindaci chiedono più indagini, più controllo del territorio e più risultati.
Certamente, serve una svolta che non può più attendere. Altrimenti, potrebbe essere tardi.non si piega a questa violenza efferata e gratuita però non può essere lasciata sola, come non possono essere lasciati soli tutti i comuni di questo nostro territorio.
Da tempo, i sindaci chiedono più indagini, più controllo del territorio e più risultati.”
Certamente, serve una svolta che non può più attendere. Altrimenti, potrebbe essere tardi.