Home Cronaca “Toghe sporche” Emergono nuovi particolari…

“Toghe sporche” Emergono nuovi particolari…

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A circa tre settimane dagli arresti dei due magistrati la città si chiede se il tutto si è concluso o se ci saranno nuovi sviluppi. La nostra impressione è che, dietro questa calma apparente, si possano celare novità importanti.

A tal proposito vi riportiamo alcuni aggiornamenti in questione, da nostre fonti (ndr) risulterebbe che un cognato del magistrato Antonio Savasta figuri come socio, in una palestra coratina, della compagna di uno degli indagati citato nell’ordinanza emessa dal gip di Lecce.

Da indiscrezioni sembrerebbe pure che negli ultimi giorni siano stati effettuati controlli all’interno dei locali della struttura da parte degli organi inquirenti.

Potrebbe anche essere una coincidenza ma, alla luce delle ultime vicende, visto il coinvolgimento del magistrato in più situazioni a dir poco anomale, nulla si può escludere.

Sarebbe opportuno quindi che l’attività investigativa faccia al più presto chiarezza e soprattutto approfondisca se ci siano altri interessi personali o altre figure a loro riconducibili, presenti in altre attività coratine o se, addirittura, in questa rete di malaffare ci siano figure fungenti da mediatori.

Da quello che si percepisce è che l’attività della magistratura voglia fare piena luce.

Altre indiscrezioni parlano di un rigetto della richiesta degli arresti domiciliari da parte del tribunale di Lecce nei confronti del magistrato Michele Nardi e che probabilmente sia stato accolta la richiesta di trasferimento nel carcere di Matera.

Alla luce di questi fatti, tra pochi mesi la città si appresterà a vivere un appuntamento importante (le elezioni amministrative) che porterà alla nomina del nuovo sindaco; lasciare il paese avvolto da nubi di sospetto non gioverebbe a nessuno, il rischio che qualcuno possa dar fiducia a chi non se la merita sarebbe un fatto grave.

L’augurio per tutti i coratini, quindi, è che venga fuori tutto il marcio che si è innescato negli ultimi decenni affinché possano emergere quelle persone che nulla hanno a che fare con questo sistema, e che hanno soprattutto a cuore realmente le sorti della nostra città.

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