Oltre dieci ore di processo e undici testimoni quello che si è tenuto Il 18 dicembre presso il Tribunale Penale di Lecce, davanti al presidente Pietro Baffa, il processo vede imputati il giudice Michele Nardi e l’ispettore di Polizia Vincenzo Di Chiaro attualmente detenuti nel carcere di Matera.
Tra i testimoni invitati a comparire in aula molti erano coratini.
Durante il processo alcuni di loro hanno dovuto ricostruire i vari spostamenti di denaro per l’acquisto di beni e servizi, riconducibili nella maggior parte dei casi, al teste Flavio D’Introno di cui, però, il beneficiario risultava essere il giudice Michele Nardi come ha dichiarato lo stesso durante i vari interrogatori sostenuti precedentemente presso i carabinieri di Barletta e i PM Licci e Gallone.
Tra i benefit ricevuti dal dott. Nardi secondo la testimonianza di un coratino G.L. ci sarebbe la ristrutturazione della villa in zona Capirro riconducibile alla famiglia del magistrato dove i lavori e le forniture sarebbero state commissionate e poi pagate dal D’Introno.
I pubblici ministeri si sono anche soffermati con i testimoni su alcuni oggetti preziosi come un orologio Rolex Daytona dall’allora valore di 27.00mila euro acquistato in una gioielleria di Bari il cui titolare chiamato a testimoniare dichiara di aver sentito dire dal D’Introno che l’acquisto serviva come regalo per una persona importante che gli avrebbe sistemato un processo a suo carico, ad indicare al D’introno la gioielleria fu l’avvocatessa Simona Cuomo anch’essa imputata nel processo in corso.
Tra gli oggetti di lusso si è parlato anche di 2 pietre preziose da un carato l’una dal valore di oltre 25.000mila euro, acquistate dal D’Introno tramite un gioielliere coratino che lamenta di non aver mai ricevuto pagamento a suo favore da parte del D’introno.
Non solo oggetti preziosi e somme di denaro destinati a Nardi ma anche vari elettrodomestici acquistati in un negozio di Corato commissionati da Michele Nardi e Simona Cuomo e poi pagati dal D’Introno in questo caso il titolare dichiara di essere stato pagato per l’intera somma.
Il 5 Febbraio è stata fissata la prossima udienza che vedrà a testimoniare altri 3 coratini ed alcuni magistrati.