Home Cronaca La testimonianza dell’educatrice vittima dell’aggressione su un pullman: “Nessuno mi ha aiutato”

La testimonianza dell’educatrice vittima dell’aggressione su un pullman: “Nessuno mi ha aiutato”

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Ero appena salita sul pullman per far ritorno nella mia città quando di lì a poco, l’autista comunicava che c’era un ritardo per un problema tecnico. Mentre ero in attesa seduta al mio posto, si è avvicinata una donna farfugliando frasi senza senso sia in italiano che in un’altra lingua che non riuscivo a comprendere, poi improvvisamente ha iniziato a prendermi violentemente per i capelli fino a colpirmi internamente un occhio con le unghie. Ho urlato chiedendo aiuto ma intorno a me una totale indifferenza, nessuno mi è venuto in soccorso. Scesa dal pullman sono arrivati la polizia e il medico psichiatra che dopo aver visitato la donna ha riferito davanti a tutti che la stessa, “non mostrava segni di malattie mentali”, un’affermazione che mi ha lasciato letteralmente esterrefatta, tanto che secondo le forze dell’ordine l’autista poteva riprendere la sua corsa normalmente consentendo anche alla donna di risalire sul mezzo perché regolarmente in possesso dei titoli di viaggio. La cosa ovviamente ha destato perplessità anche nello stesso autista che si è espressamente rifiutato di viaggiare con la donna a bordo. (Dopo l’aggressione, infatti, l’autista ha spiegato che non voleva partire perché temeva che la donna potesse aggredirlo durante la corsa, quindi lui era al corrente della pericolosità della donna). Sono stati momenti terribili sono tuttora incredula, non riesco a spiegarmi come sia potuto succedere e come è possibile che non siano mai stati presi dei provvedimenti per questa donna, pericolosa sia per se stessa che per gli altri, che ho scoperto avere diverse denunce a suo carico. Sono inoltre molto amareggiata perché dopo l’aggressione nessuno si è preoccupato delle mie condizioni di salute né tantomeno si è preoccupato di chiamare i soccorsi“, sono le parole rilasciate da un’educatrice scolastica in servizio presso due istituti di Corato,  l’I.T.E.T. Tannoia e l”IPC Tandoi, che lunedì è stata vittima di un aggressione da parte di una donna già nota alle cronache locali e alle forze dell’ordine.

L’ educatrice ci racconta che dopo il violento episodio, è stata accompagnata al pronto soccorso dai familiari che l’hanno raggiunta, dove le è stata diagnosticata “un’estesa abrasione corneale e una lesione nella parte centrale della pupilla”, mentre solo nella giornata di mercoledì è stato possibile sporgere denuncia presso il commissariato di polizia di Corato.
Immediata la solidarietà manifestata dalla dirigente dell’Oriani -Tandoi, Angela Adduci., a cui si è aggiunta quella espressa dalla Vigilanza Giurata, per quanto accaduto alla sua collaboratrice, offrendole il massimo sostegno della propria organizzazione.

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