“Oggi 12 luglio, anniversario dell’incidente che costò la vita a 23 persone e il ferimento di altre 57, va in scena il consueto valzer dell’ipocrisia ad opera di quegli amministratori che vogliono ricordare attraverso corone e cortometraggi la strage, senza adoperarsi per contribuire alla ricerca delle vere cause di quella tragedia che, ricordiamo, è rimasta ancora impunita a livello verticistico. Il tutto ad opera di quella compagine politica tanto cara a Ferrotramviaria di Pasquini & Co , che meriterebbe la revoca della concessione non solo per il su citato disastro ma anche per la sua inaffidabilità gestionale e organizzativa, i cui rappresentanti oggi indossano il vestito buono per farsi belli di fronte ai familiari delle vittime ripetendo a pappagallo “ noi ci siamo e vi siamo vicini “” – è quanto si legge in una nota a firma del direttivo di Italexit sez. di Corato che continua:
” Tale buonismo e solidarietà nascondono tanta ma tanta ipocrisia, in quanto ad oggi non è stato fatto nulla di concreto per rendere giustizia a quelle vittime, ne’ per rendere efficiente e affidabile il servizio di trasporto pubblico sulla tratta Bari- Barletta. Gli amministratori di Corato e Andria spieghino ai cittadini per quale motivo viene permesso a Ferrotramviaria SpA di considerare le stazioni di queste città “stazioni di serie B”, visto che le corse mattutine utilizzate dai lavoratori nella fascia oraria 4,30- 5,00 per Bari partono da Ruvo di Puglia. E per quale ragione il collegamento tra Andria e Barletta non è sincronizzato con l’orario di arrivo dei treni. Ricordiamo che l’efficienza del trasporto pubblico è un diritto del cittadino “pagante” sia attraverso il titolo di viaggio, tra l’altro aumentato a dismisura, sia attraverso la fiscalità generale. Parafrasando il Vangelo potremmo dire loro “ aprite i vostri sepolcri imbiancati” e ripulitevi la coscienza. Onore e gloria alle vittime della tragedia; che possano riposare in pace in grazia di Dio. Amen”.