É stata fermata per reato di tentato omicidio e porto illecito di arma comune da sparo anche la moglie di Nicola Manzi assassinato nell’agguato avvenuto ieri pomeriggio in via Nicola Salvi a Corato. Secondo le ricostruzioni degli inquirenti la donna, M. B. di 48 anni, dopo aver raccolto la pistola del marito, avrebbe inseguito gli autori dell’omicidio e fatto esplodere alcuni colpi di pistola.
Fermati nella notte anche i due presunti responsabili dell’omicidio di Manzi. Si tratta di due fratelli, G.P. di 18 anni e S.P. di 22, entrambi con precedenti di polizia, trasportati al carcere di Trani con l’accusa di omicidio e porto illecito di arma comune da sparo.
Determinanti al fine delle indagini sono state le immagini rilevate dalle telecamere di videosorveglianza presenti nella zona che hanno permesso di ricostruire la vicenda e risalire ai presunti responsabili.
Al momento non sono state ancora rinvenute le armi utilizzate nel conflitto a fuoco in cui è rimasto ferito anche il fratello della vittima, Michele Manzi, già sottoposto ad un delicato intervento chirurgico.