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Segregati in una villetta in precarie condizioni igienico-sanitarie: per i cani maltrattati ora inizia una nuova vita

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Una storia a lieto fine per 9 cani che il Tribunale di Trani ha confiscato definitivamente poiché detenuti in condizioni “incompatibili con la loro natura e potenzialmente produttive di gravi sofferenze” oltre ad aver condannato per il reato di maltrattamento una signora che li tratteneva in un luogo dalle “precarie condizioni igienico-sanitarie” e che “a causa del fetore delle esalazioni maleodoranti percepite, è stato possibile l’accesso nei locali, durante il sopralluogo, solo al medico veterinario.

I 9 cani sono stati così rinvenuti presso la villetta della signora: n. 2 cani nel giardino antistante la villetta, n. 6 cani all’interno della villetta, n.1 cane nella veranda posteriore. Animali che restavano segregati nelle pertinenze in cui venivano confinate costretti perfino a fenomeni di coprofagia.

La denuncia era partita a maggio 2018 ma solo nel febbraio 2020 la Procura della Repubblica di Trani chiese ed ottenne il sequestro preventivo di tutti gli animali. Qualche giorno fa il procedimento si è concluso in modo definitivo e il Tribunale di Trani ha disposto la confisca degli animali che erano stati giudizialmente affidati in custodia all’Associazione nazionale Guardie per l’Ambiente.

“Siamo felici – commenta Pasquale LATERZA, presidente dell’associazione animalista e ambientale operante da anni sul nostro territorio – che gli animali adesso abbiano trovato miglior opportunità di vita, anche se per via della loro età avanzata e per lo stato di detenzione regresso sarà difficoltoso dargli una migliore prospettiva. Ma almeno sarà dignitosa”.

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