Il giorno 16 marzo, è iniziata l’istruttoria dinanzi al tribunale collegiale di Trani del procedimento a carico del Dott. S.M. (ex dirigente del Commissariato di Corato) e del Sovrintendente G.C. i quali devono rispondere, in concorso, dei reati di abuso d’ufficio e calunnia ai danni di Paparusso Angela di Corato.
Ad essere ascoltata è stata la parte offesa (ex moglie del sovrintendente di Polizia G. C.).
La vicenda inizia nel 2017, allorquando la Paparusso, venne denunciata dal Commissariato di P.S. di Corato per detenzione di proiettili (alcuni dei quali con la scritta “NATO”) rinvenuti nell’abitazione della stessa. La Paparusso, assistita dall’Avv. Marco Rutigliano dimostrò la propria estraneità in ordine all’accusa e il Pubblico Ministero chiese l’archiviazione del procedimento; la richiesta fu accolta dal GIP, che nel suo provvedimento scriveva: “… perché non vi é prova che le cartucce rinvenute fossero detenute dalla Paparusso, in quanto nell’abitazione erano presenti ancora effetti personali dell’ex coniuge”.
Successivamente, sempre la Procura della Repubblica di Trani, aprì d’ufficio il fascicolo a carico dei due imputati formulando l’ipotesi di accusa in ordine al reato di abuso di ufficio e di calunnia.
La Sig.ra Paparusso Angela, in questo processo si è costituita parte civile.