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Aggressione ad un ragazzo disabile – Un sabato sera da incubo – Parla il testimone

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Vorremmo parlare di una Corato diversa ma sono gli accadimenti sempre più incresciosi che non lo permettono e non si può tacere fingendo che vada bene.

È sotto gli occhi di tutti che la nostra città non sta vivendo un periodo roseo e non si vogliono attribuire colpe a nessuno, no che non ce ne siano, ma non è più il momento di giocare a chi ha più o meno colpe per farne poi degli slogan pro o contro qualcuno, è dovere di tutti riflettere, sedersi a un tavolo di lavoro e cercare delle soluzioni ottimali al netto delle difficoltà che possano presentarsi.

C’è disordine, è come se Corato fosse ormai terra di nessuno e quando si verifica tale condizione a prendere il sopravvento è la criminalità o meglio la microcriminalità, la più spavalda, quella che non teme nessuno.

Quello che vi riportiamo è la testimonianza di quanto ha vissuto un nostro concittadino un sabato fa.

Doveva essere una piacevole passeggiata in compagnia di un’altra coppia di amici in una serata tranquilla, almeno, ma nel raggio di poco più di cento metri in pieno centro siamo stati spettatori e poi  io stesso vittima di uno dei due episodi vissuti.

Mi trovavo sul corso vicino alla caserma dei carabinieri quando a un certo punto un auto si è fermata bloccando il traffico, chi era dietro ha suonato il clacson per invitarlo a proseguire, una donna per esattezza che non è stata risparmiata dalle urla e dagli insulti di ogni genere (tutto ovviamente in dialetto) da chi la precedeva che riprendendo la marcia ha inchiodato un paio di volte per provocare un tamponamento, evidentemente, per poi chissà come reagire.

Ho cercato di seguire a piedi le auto, la mia preoccupazione era che il tizio alla guida che, sicuramente non era una persona tranquilla visto l’accaduto, potesse inveire contro la donna che fortunatamente ha svoltato, forse per timore, appena le è stato possibile.

Torno indietro e proseguo per via San Benedetto quando vedo un gruppo di tre giovani apparentemente minorenni, decisamente balordi, aggredire con spintoni e sberle un passante, affetto da disabilità intellettiva, che cercava di dimenarsi chiedendo aiuto.

Sono intervenuto per bloccare l’orribile episodio di tre vigliacchi che in quel momento stavano approfittando di una persona debole che impaurita è scappata via mentre i soggetti che ho invitato a fermarsi hanno iniziato ad inveire contro di me, ma la cosa assurda è che mentre dei tre soggetti due, a un certo punto, si sono tranquillizzati, per così dire, il terzo, una ragazza, ha proseguito minacciandomi cercando quasi uno scontro fisico e  incitando i suoi amici a non lasciar perdere perché, io, in quel momento eroun infame- mi ha gridato.

Una serata devo ammettere che mi ha turbato notevolmente!

Indubbiamente il clima che si respira da qualche tempo in questa città è pesante e nella maggior parte dei casi, simili episodi si consumano in pieno centro storico diventato presidio degli stessi artefici.

Ora sicuramente le norme nei confronti dei minorenni autori di questi crimini non sempre sono risolutive, ma una soluzione per arginare questo fenomeno va trovata.

 

 

 

 

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