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Sergio Costa in visita al Parco dell’Alta Murgia: “è uno scrigno di bellezze di alto pregio”

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Condivisi con il ministro la candidatura a Geoparco UNESCO e le azioni per lo sviluppo sostenibile del territorio previste dal piano operativo dell’Ente Parco.

Gravina in Puglia, 3 ottobre 2020. «Il Parco dell’Alta Murgia è uno scrigno di bellezze di alto pregio. Mi ha entusiasmato non poco visitare il celebre Castel del Monte e ammirarne dal vivo l’architettura a ottagono, che lo contraddistingue a livello mondiale. Ringrazio l’Ente Parco per la calorosa accoglienza e l’interessante confronto con le istituzioni presenti, che mi hanno reso partecipe delle dinamiche del territorio».

Così il ministro dell’Ambiente Sergio Costa in visita questa mattina al Parco Nazionale dell’Alta Murgia, dove ha incontrato il presidente dell’Ente, Francesco Tarantini, i sindaci e il presidente della Comunità del Parco, Antonio Decaro, il presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano, il comandante regionale dei Carabinieri Forestali, Antonio Danilo Mostacchi, e le associazioni agricole.

Il tour nazionale di Sergio Costa nelle aree protette ha fatto tappa a Gravina in Puglia, nel cuore dell’Alta Murgia, per un incontro istituzionale nella sede dell’Ente, e ad Andria per conoscere le venti guide ufficiali del Parco. Durante l’incontro sono state illustrate al ministro le attività svolte nell’ultimo anno, indirizzate al contenimento delle emergenze, alla conservazione degli habitat e delle specie e alla fruizione del territorio. Tre, dunque, gli assi su cui il Parco Nazionale dell’Alta Murgia sta lavorando, con un piano di azioni che unisce tutela e sviluppo sostenibile.

«Ringrazio di cuore il ministro Costa per aver visitato il nostro Parco e per l’attenzione costante rivolta alle aree protette, che considera un motore del benessere e dell’economia del nostro Paese – ha dichiarato Francesco Tarantini, presidente del Parco. Più volte abbiamo constatato il suo l’impegno nel valorizzare i parchi ed è stato un onore illustrargli le attività che stiamo portando avanti. Stiamo lavorando per migliorare la fruizione del territorio e al tempo stesso risolvere le criticità che lo affliggono, a partire dall’emergenza cinghiali e dall’abbandono dei rifiuti che danneggiano la biodiversità. Ci siamo candidati a divenire Geoparco UNESCO per valorizzare il patrimonio geologico pugliese e dare all’Alta Murgia il risalto che merita».

 Sul fronte gestione emergenze, il Parco ha annunciato la creazione di una task force per frenare il moltiplicarsi dei cinghiali che impattano sulla biodiversità e sulle attività agricole, mettendo a rischio l’incolumità dei cittadini. Per fermare l’abbandono dei rifiuti entra in campo “Alta Murgia Free Waste”, un progetto per sensibilizzare gli abitanti del Parco sul loro corretto conferimento e reprimere l’abitudine di abbandonarli nell’ambiente naturale. Per contrastare invece la piaga degli incendi, nell’ambito della campagna AIB 2020, il coinvolgimento delle aziende agro-zootecniche ha permesso di aumentare i punti di approvvigionamento idrico nei boschi grazie a serbatoi d’acqua installati nei terreni degli agricoltori, che hanno facilitato le attività di spegnimento, mentre la campagna “Non mandare in fumo il Parco” ha sensibilizzato la popolazione sulle azioni volte a ridurre il rischio incendi.

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