Il 29 marzo 2019 a seguito dei lavori di raddoppio della tratta ferroviaria Corato-Andria è stato riaperto il nuovo sottopasso di Via Lama di Grazia realizzato dall’A.T.I. Cemes, azienda appaltatrice della Ferrotramviaria S.P.A.
Ciò che apparirebbe a occhio nudo é che i lavori effettuati abbiano forse previsto un abbassamento dell’originale manto stradale per aumentare evidentemente l’altezza dello stesso sottopasso, creando un avvallamento che, in caso di forti piogge, potrebbe diventare un ristagno di acqua con disagi non indifferenti.
Tra l’altro, nel tratto sottostante il ponte sembra mancare un adeguato sistema di scolo delle acque pluviali, sono presenti infatti solamente due tombini laterali prima che inizi la discesa in direzione via Vecchia Bisceglie.
Saranno sufficienti a evitare la formazione di ampie pozzanghere creando serie difficoltà ai tanti pedoni, visto che è un tratto d’accesso alle strade di campagna molto frequentate dai podisti, e ad evitare rischi e pericoli agli automobilisti?
Ci troviamo esattamente in una zona di lame, non a caso il nome della via che, per definizione, in tempi remoti erano dei fiumi carsici che trasportavano l’acqua proveniente dalla nostra Murgia per poi sfociare verso il mare Adriatico in prossimità del litorale biscegliese.
Spesso infatti via Lama di Grazia, in presenza di precipitazioni intense, diventa un vero e proprio fiume in piena perché qui, appunto, confluisce quasi l’intero scorrimento delle acque piovane della città e quello che dovrebbe essere il canale di deflusso risulta ostruito da vari detriti.
Alla luce di tali osservazioni si spera di non ritrovarci in una situazione simile a quanto accade al sottopasso di via Gravina, certi che i lavori siano stati eseguiti con tutti i criteri onde evitare eventuali imprevisti e che, i nostri rimangano dei semplici dubbi.