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Comunità energetiche, efficientamento edifici, muretti a secco e sentieristica: il Parco dell’Alta Murgia firma l’intesa con Sogesid

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Dalle misure di mitigazione e adattamento ai cambiamenti climatici alla nascita di comunità energetiche, dalla salvaguardia dei muretti a secco a una rinnovata sentieristica per i visitatori: il Parco Nazionale dell’Alta Murgia intensifica la propria attività a tutela dell’area protetta stipulando una convenzione con Sogesid, la società in house dei Ministeri della Transizione Ecologica e delle Infrastrutture e Mobilità Sostenibili.

Nell’atto firmato dal presidente del Parco Francesco Tarantini e dal presidente e amministratore delegato di Sogesid Carmelo Gallo è previsto che la società affianchi gli uffici dell’ente in attività di supporto tecnico e progettazione. Per i prossimi tre anni Sogesid sarà al fianco del Parco nello sviluppo di piani, programmi e progetti di livello nazionale e internazionale, che guardano ai temi climatici e alla tutela della biodiversità, all’efficientamento energetico e al potenziamento delle infrastrutture verdi.

L’impegno della società in house del MiTE riguarderà la progettazione e la direzione dei lavori, il supporto di tipo tecnico, amministrativo-finanziario e gestionale, ma anche giuridico e contabile. L’affiancamento si realizzerà nelle fasi di valutazione ambientale dei progetti, nelle procedure d’appalto e nella ricognizione sullo stato di avanzamento delle attività.

Quattro le progettualità individuate dal Programma operativo di dettaglio (POD) le cui azioni partiranno da subito. Una di queste è lo sviluppo di comunità energetiche capaci di autosostenersi, che potranno sorgere a seguito della realizzazione in aree pubbliche del Parco di impianti fotovoltaici con potenza fino a 200 chilowatt. In località Cavone a Spinazzola è previsto invece l’efficientamento energetico dell’edificio sede dell’Arif Puglia, che sarà un punto di accoglienza per i visitatori. Il supporto della Sogesid riguarderà il ripristino e il recupero dei muretti a secco a rischio dissesto, la cui arte nella costruzione è iscritta tra i Patrimoni dell’Umanità UNESCO, come anche interventi di manutenzione sulla rete sentieristica e sugli itinerari, con la sostituzione della segnaletica in legno usurata.

“Il supporto di Sogesid – dichiara Francesco Tarantini, presidente PNAM – va in direzione di un incremento delle energie rinnovabili, di un miglioramento della fruibilità del Parco e di una sua maggiore tutela. La società fornirà risorse umane all’ente che lo affiancheranno nella pianificazione e sviluppo dei progetti, in particolare per l’efficientamento energetico dell’azienda agricola Cavone, un importante convoglio turistico e sede dell’Arif Puglia, la realizzazione delle Comunità Energetiche Rinnovabili e il ripristino dei muretti a secco e della rete sentieristica.”

“Sogesid – afferma il Presidente Gallo – lavora nei Parchi nazionali mettendo a disposizione ampie esperienze pianificatorie e la conoscenza profonda dei contesti tecnico-amministrativi con i quali ogni azione per il territorio deve confrontarsi. Le aree protette – conclude Gallo – sono un grande e necessario laboratorio di transizione ecologica”.

Sono referenti per le attività della convenzione il direttore dell’Ente Parco Domenico Nicoletti e la dirigente Sogesid Silvia Carecchio. Responsabile di Commessa per Sogesid è l’architetto Katia Elia.

 

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