“Il maestro è l’ago, l’allievo il filo. Tu devi praticare senza tregua”
(Miyamoto Musashi)
Va dove ti porta il cuore!
Lasciare il certo per l’incerto, non è cosa semplice, se non si ha passione, convinzione in ciò che si fa, spirito di sacrificio ed anche un pizzico di follia.
Cataldo Strippoli, per tutti Aldo, prossimo ai 43 anni, ex artigiano, di coraggio ne ha avuto tanto.
Come molti ragazzini, fino a 16 anni coltiva le passioni comuni di un giovane ancorché coratino.
Tifoso del Milan ed amico del compianto Nunzio Fabiano, in primis gioca a calcio con A.C.S.I., Pro Corato e Quadratum, con qualche infarinatura di tennis e volley.
Ma dall’adolescenza è attratto da ciò che arriva dal mondo orientale: arti marziali e ginnastica artistica (nata tra cultura cinese, egizia e micenea), quest’ultima praticandola a Trani per un paio d’anni.
La sua è una personalità ricca di curiosità, tentato sempre dalla novità, uscendo dai canoni consueti, fino a fare una scelta (che vedremo) condita di tanta audacia e spirito di adattamento, come a Genova, arrivato in piena notte e costretto a dormire in stazione.
E gli chiediamo cosa lo abbia tanto affascinato di questo mondo tra il mistero ed il sacro, tanto distante da noi e dal mondo occidentale.
“La passione mi è stata trasmessa da films di personaggi come Bruce Lee, ormai annoverato tra i miti o Van Damme, con un fascino che va al di là di quello sportivo. Dietro la disciplina, c’è tanta cultura, soprattutto meditazione, salutare per corpo, mente e spirito. Chi pratica arti marziali non è violento, perché non fa parte di questa competizione“.
Aldo, da adolescente, alterna la pratica di questi sports tra il divertimento e la curiosità e non disdegna approfondimenti della disciplina per imparare ed uscire dalla mischia di chi pensa di istruire rubacchiando da internet.
Si dedica principalmente al Kung fu tradizionale, quello non agonistico.
Ma punta inizialmente all’approccio e alla conoscenza di queste arti che nei films sembrano e sono qualcosa di irreale, con lo scopo di riscoprire comportamenti e culture antiche, nate dai monaci buddisti Shaolin di Hennan.
Ma ormai 21enne, Aldo deve badare al sodo mettendo nel cassetto i suoi sogni ed aprendo quello della sua attività artigianale. Ma il canto delle sirene è sempre quello che proviene da Oriente. Sente come se fosse una vocazione incompiuta la sua.
Ed alla soglia dei 30 anni, riprende a sognare ed a cavalcare l’onda del suo chiodo fisso di arti marziali e ginnastica.
E parallelamente al suo lavoro inizia a viaggiare, da Hong Kong in Thailandia, dall’Olanda, Germania alla Francia, Lituania, Svizzera e nord Italia, abbinando studio e visite culturali.
E sono anche tante le belle esperienze e le peripezie.
”
” Le più palpitanti – ci confessa – le ho vissute chiaramente in Oriente, conoscendo anziani guru delle arti marziali ma anche il contrasto tra realtà attestanti la modernità proiettata nel futuro (come lo Sky One hundred, palazzo più alto al mondo) e l’antichità del tempio di Gautama Buddha, che provoca forti emozioni“.
Ed in uno di questi monasteri….
“Ci facevano prendere delle fontanelle numerate, che prevedevano quanto sarebbe accaduto, a me anticipando l’arrivo della bambina e che avrei raggiunto un obiettivo a me caro, seguito da tante persone”.
Finché giunge la definitiva decisione.
” Dopo 4/5 anni in contemporanea, chiudo definitivamente la mia attività artigianale, perché sento che la mia strada è quella.
Fondamentale è la mia famiglia, in particolare mia moglie, che mi asseconda sempre, nonostante queste siano discipline di nicchia, che non danno certezza di riuscita“.
I sacrifici non si esauriscono ed i viaggi di istruzione proseguono in Italia, come a Loano, dove Aldo dorme in palestra sul tatami, questa volta per scelta e dal 2013, continua ad insegnare Kung fu nella sua palestra Kung fu Academy (1^ a Corato) fino al 2019, seguendo il maestro Sifu Salvatore Mezzone dal 2017.
Colpa di sua figlia…
“Nel 2013 mia figlia, ora 13enne, prosegue con la mia nascosta amante della ginnastica, a Canosa, contestualmente stimolandomi a studiare come tecnico ed a prendere il patentino di istruttore. Dopo tanti Masters in giro per l’Italia, insegno a Canosa nel settore maschile, poi sganciandomi a Corato nel 2015 al Diamond e con il crollo della struttura, spostandomi in zona artigianale“.
Ed ora la Gym Progression, sua società, è lanciata verso il successo.
“Posso dire orgogliosamente di aver portato a Corato la ginnastica di alto livello, nonostante tanta diffidenza, con risultati regionali e nazionali, come mia figlia, Sarah più volte sul podio regionale e vice campionessa nazionale, come anche Martina Leuci, mentre a livello di squadra, partecipando al campionato Gold allieve nazionale a Rimini, dopo aver vinto il campionato regionale di Serie D LD3“.
La consolidata Gym Progression è realtà che annovera 150 atlete, con soli 5 maschietti e la soddisfazione di atlete forestiere, da Ruvo, Andria e la materana 12enne Maya Di Leo, che raggiunge Corato ogni giorno, con maestri qualificati, oltre al sottoscritto, come Michele Miccoli, Claudia Antoci, mia moglie Terry Lacirasella che segue i bimbi e la coreografa Miriana Liso.
Il covid ha frenato l’attività, essendo al chiuso, ma non la nostra voglia di fare, continuando con le 9 agoniste, on-line nel 1° lockdown, ma soprattutto prendendo in fitto un nuovo capannone più grande, per ripartire alla grande“.
Aldo si sente l’eterno allievo con la curiosità di chi vuole trasmettere ai suoi allievi, il cui messaggio è quello che specie i bimbi devono divertirsi, esplorare con la mente e viaggiare alla ricerca di cose nuove, per poi condividere e donare, con una mentalità flessibile ed umile.
Il cuore ha vinto sulla ragione, più forte di ogni ostacolo.
Ed allora, non abbiate paura di andare dove vi porta il cuore, sarà un successo!
