Home La Voce dei Lettori Scecuènne scecuènne “Sciucuà” è costato ai coratini oltre 100.000 euro

Scecuènne scecuènne “Sciucuà” è costato ai coratini oltre 100.000 euro

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Quanto ci costa Sciucuà?

Se l’è chiesto un lettore che in una missiva inviata alla nostra redazione scrive:
“Si sono concluse le manifestazioni del “progetto di rigenerazione sociale e urbana delle periferie della Città” denominato Sciucuà.
Il complesso delle attività, che hanno riguardato Piazza Caduti di Via Fani, Largo Abbazia e Via Nicola Salvi, ha avuto un costo per le casse comunali di oltre 100.000 euro ( l’architetta, gli arredi, le pitturazioni, le attrezzature sportive, gli elementi luminosi, i parklet, i service audio-luci…), oltre ulteriori spese aggiuntesi nelle ultime settimane, tra cui oltre 3.000 euro per realizzare il video; i fondi, tutti pubblici, ovvero derivanti dalle tasse che tutti paghiamo, provengono in parte dal bilancio comunale ed in parte da soldi assegnati dalla Regione e non spesi per ciò cui erano destinati.
Per quanto lodevole sia l’idea di fondo, ci sembra che la spesa sia veramente eccessiva; vero che alcune spese sono in infrastrutture, ma altrettanto vero è che le stesse sono soggette ad usura, intemperie, vandalismo ecc. Abbiamo fatto una ricerca di archivio su alcune realizzazioni delle precedenti Amministrazioni:
– “E ora…in piazza “
– “ Corato vive nelle piazze…e non solo”
– Attività di animazione ricreativa e sportiva per bambini
– Attività ed esperimenti manipolativi con terra, semi e piante
– laboratori ludico – ricreativi su suoni e colori del territorio
– Laboratori di costruzione dei giocattoli di un tempo a cura degli artigiani locali
RECYCLART – da rottame ad oggetto
E poi ancora: Olimpiadi scolastiche, il movimento è vita, orto in condotta, scuola di tradizioni-arti-mestieri, la festa dell’albero, il Festival Verso Sud, i giardini della creatività con nonni e nipoti,
Potremmo citarne decine di altre; tutte iniziative a costi estremamente contenuti per le finanze pubbliche, e riguardanti una platea di utenti decisamente vasta anche se, per la carenza di fondi derivante dal Patto di stabilità, hanno avuto breve respiro.

Se Sciucua’ vuole davvero essere “rigenerazione sociale e urbana delle periferie della Città”, vanno fatte due considerazioni:
• tale progetto può avere effetti tangibili solo nel medio-lungo periodo; ovvero le iniziative, le manifestazioni, il presidio dei luoghi, il coinvolgimento dei residenti di ogni età, dovrebbero avere una certa continuità; in caso contrario tutto tornerebbe come prima in brevissimo tempo; ma ci possiamo permettere di sostenere con continuità le spese, anche se in parte sono infrastrutturali?( Ricordiamo che abbiamo speso oltre 100.000 euro)
• Le zone che reclamano “rigenerazione sociale ed urbana” sono parecchie; già nel commentare Sciucuà, alcuni cittadini di Via Aurelia, del Belvedere e non solo, hanno lamentato di essere trascurati. Si continuerà a trascurare le altre zone o verranno coinvolte? E se si pensa di allargare la platea: ammettiamo che possa servire ai fini della più volte citata rigenerazione, ma possiamo permetterci spese milionarie per fare una attività estesa e prolungata nel tempo?”

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