Home La Voce dei Lettori Gara d’appalto Stadio comunale di Corato: le minoranze non sono soddisfatte (mai?)

Gara d’appalto Stadio comunale di Corato: le minoranze non sono soddisfatte (mai?)

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Stadio comunale datato 1928

Di Vitantonio Di Zanni

Per me non c’è nessun vanto da mostrare, assolutamente!
Non ho mai avuto nulla, né pretendo altrettanto nulla in quanto non sono mai stato “cliente” di nessuno!

L’ho detto e ribadito più volte di essere stato un elettore al primo turno di Bovino e di aver votato solo al ballottaggio per Corrado.

Fatta questa ulteriore precisazione ancora per una volta, è innegabile e sotto gli occhi di tutti che l’azione politica di questa amministrazione stia andando verso la strada giusta, quella della ricostruzione, ripartenza, rimessa in “ordine” e sicurezza dei vari settori del Comune.

Dalle politiche dei Servizi Sociali, ai Lavori Pubblici (lasciati allo sbando dopo quasi un decennio di paralisi amministrativa dettata dai vari commissariamenti e dalla incapacità di fare sintesi a destra), alla Cultura che (piaccia o non piaccia) ha innestato nuovi rami e avviato la “Rivoluzione gentile” tanto auspicata e della quale si vedranno i primi germogli solo dopo diversi anni (secondo tutti gli esperti sociologi, non le chiacchiere da Bar dello Sport).

La più grande insoddisfazione viene mossa, sempre dalle voci delle minoranze, verso le Politiche dello Sviluppo Economico locale: forse o siamo stati abituati male in passato (quasi certamente, secondo me) o non abbiamo ancora capito che per azionare commercio e artigianato, o lo fai con iniziative “legali” per lo sviluppo stesso, quindi promozione di Associazioni atte a promuovere prodotti locali (vedi Terre di Coratina) e promozioni a fiere di settore, promozioni culturali che attraggano e coinvolgano fruitori dai paesi limitrofi che inevitabilmente possano spendere soldini sul nostro territorio, o non hai altri “strumenti”, ripeto legali, atti a favorire lo sviluppo economico.

Di certo un politico non si può mica mettere a comprare di sua iniziativa tutte le partite rimanenti a magazzino di prodotti da imprese locali, come se fossero libri invenduti per far piacere all’autore sconosciuto in erba!

Possono piacere o meno a “qualcuno” alcune scelte di  “indirizzo” (ma d’altronde non ci si poteva aspettare roba di destra da un uomo di sinistra e “progressista”), ma nel complesso sono molto apprezzate dall’opinione pubblica.

Dall’altro lato della “barricata” c’è il “nulla cosmico”…

Un dubbio è lecito: un’opposizione interna alla maggioranza “dettata” forse dalla smania di protagonismo e da sete di poltrone di gente rancorosa che presume di soffiare sul fuoco (poi rivelatosi un cerino, d’altronde è facile intuirlo!) mossa dall’antico sentimento dell’esule, che non ha mai rispettato né l’esito democratico dell’elezione del segretario della locale PD, né niente di meno le scelte delle nomine della prima ora?
Può essere, tant’è vero che appena fatte le nomine e le designazioni, Corrado non era più “buono”!

E allora cosa si sarà pensato di fare?
Avranno pensato: “usiamo un’altra strategia antica (quanto il mestiere più antico del mondo), uniamoci col nemico comune a destra e facciamo squadra…?”
Forse è stata questa l’idea di risposta delle minoranze?
Avranno pensato ancora: “Facciamo una bella mozione “Oriani”, strumentalizziamo le parole dell’assessore alla Città Metropolitana e facciamo un po’ di casino…?”

Di fatto poi cosa è successo? Nulla, semplice.

Però poi ho visto ben altro: si è appena definita la nuova compagine sociale del “patto della Montagnola”, difatti tutti i firmatari della prima mozione sono gli stessi presenti in tutte le altre (vedi eco-estramurale), tra cui spiccano quelli che votano anche contro diversi punti all’ordine del giorno nei vari consigli comunali.

“Una unione di soggetti politici tutti aspiranti a qualche poltrona, tutti delusi dalle scelte meritocratiche del Sindaco, riuniti forse sotto l’egida ala di Direzione Corato?”. Si sa, con loro i patti poi verranno sicuramente rispettati (certo come no…andatelo a chiedere ai precedenti candidati sindaci, ivi comprese tutte le vere “zite di Ceglie” del dopo Perrone).
“Forse è mossa da questo l’azione politica delle minoranze?”.

Quel che invece per il momento sembra certo è un’opposizione minoritaria che urla su “la qualunque”, ma basata fondamentalmente sul nulla…cosmico!

Avanti così, Corrado avrà strada “libera”!

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