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Corato, tamponi in ritardo dalla Asl, bambini delle elementari “sequestrati” in casa: lo sfogo di una mamma

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 Scade la quarantena ma costretti ancora alla Dad

Tanta rabbia tra alcuni genitori degli alunni di una terza classe della scuola primaria Fornelli attualmente appoggiata al Giovanni XXIIIesimo, entrati in quarantena la scorsa settimana per la presenza di cinque bambini risultati positivi al Covid-19, come da disposizione del decreto ministeriale.

Ad oggi però, trascorsi i giorni di prassi e dopo la nota ASL di riammissione alle lezioni in presenza per la decadenza dei termini dei giorni della quarantena, con l’invito ad effettuare i tamponi a partire dal 12 febbraio, la ASL non ha ancora  inviato il certificato di autorizzazione ad effettuare il tampone gratuitamente come previsto, costringendo questi bambini a rimanere ancora in dad.
È quanto si apprende da una seglazione giunta in redazione da parte di uno dei genitori di questi alunni che tiene a precisare – “nessuna responsabilità della scuola e dei docenti che si trovano purtroppo, in questo momento più che mai, a fare i conti con una burocrazia esasperante e che per quanto li compete, la loro parte l’hanno svolta  egregiamente” e sottolinea – “ancora una volta viene minato il diritto allo studio dei bambini, già duramente compromesso sin dal l’inizio di questa pandemia, in questo caso per l’inefficienza della ASL”.
“Alcuni genitori – scrive ancora – per esigenze lavorative sono stati costretti ad effettuare il tampone a pagamento pur di far rientrare i bambini ma questi ritardi dell’ASL – sottolinea – sono inammissibili perché comunque è un cattivo servizio che inevitabilmente ricade sui bambini.

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